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Scuola, il caro libri mette in discussione il diritto allo studio

La denuncia arriva da Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari. La Regione Veneto ripropone il “bonus libri”, ma non basta: la stima è di una spesa media di 1.200 euro

“Il Diritto allo studio, pietra fondante della nostra Costituzione, viene messo in discussione con il caro scuola che agita le famiglie italiane già alle prese con un settembre tormentato da incognite e rincari”, sostiene Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari.

“In questo mese, infatti, le famiglie si trovano a programmare l’inizio della scuola, quest’anno più che i precedenti, alle prese con il caro scuola. Si tratta dell’ennesimo inciampo economico alla vita delle famiglie nel loro prendersi cura ed educare i figli. Le prospettive più fosche - prosegue Bordignon -, riguardano le famiglie con studenti della scuola secondaria, per i quali si stima, in media, una spesa di 1.200 euro pro capite per libri e corredo scolastico”.

La Regione Veneto, anche quest’anno, propone un “bonus libri”, per l’acquisto dei testi scolastici, che prevede la fornitura gratuita, totale o parziale, di libri di testo e contenuti didattici alternativi a favore degli alunni meno abbienti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e non statali. La cifra messa a disposizione a livello ministeriale per il Veneto è di 6.305.376,10 euro. “Lo scorso anno i buoni erogati in base alle domande pervenute sono stati 42.728, in aumento rispetto ai 33.326 erogati nell’anno scolastico 2021-2022 – precisa l’assessora all’Istruzione Elena Donazzan -, a dimostrazione che questa misura è importante a sostegno delle famiglie venete che hanno figli che studiano alle scuole secondarie di primo e secondo grado, pubbliche e private, e nelle nostre scuole di formazione professionale”.

Nell’a.s. 2022-23, infatti, le domande pervenute sono state 43.841, delle quali 42.728 ammesse a contributo e l’importo complessivamente erogato ai Comuni del Veneto è stato pari a euro 6.294.710,35. A ciascun studente beneficiario del contributo per i libri di testo 2022-2023 è stato assegnato un contributo massimo di 200 euro per la fascia 1 (29.431 domande) avente un’Isee 2022 fino a 10.632,94; e un contributo massimo di 150 euro per la fascia 2 (13.297 domande) avente un’Isee 2022 da 10.632,95 a 15.748,78. Essendo la stima di spesa fatta dal Forum delle associazioni familiari di 1.200 euro pro capite, si capisce, tuttavia, che il bonus libri sia piccola cosa.

“E’ necessario - prosegue dunque Bordignon -, oltre al cosiddetto «bonus libri», per lo meno prevedere la detraibilità della spesa per i testi scolastici acquistati dalle famiglie.

In realtà non è un problema del tutto nuovo. Lo stesso Forum delle associazioni familiari ha sostenuto diverse famiglie lo scorso anno grazie al progetto «Un euro a famiglia». Quest’anno, complice l’inflazione, il peggioramento è sensibile e genera maggiori preoccupazioni. Troppe famiglie, infatti, ci raccontano di non essere in grado di far fronte a questi aumenti, e quando ci riescono lo fanno da una parte con grandi difficoltà e rinunce di altro genere, dall’altra ingegnandosi con gruppi whatsapp per lo scambio e la donazione dei libri, mercatini dell’usato, acquisti di gruppo con il supporto delle Amministrazioni locali. Queste spese eccessive che mettono in crisi le famiglie, sono un evidente impedimento all’effettivo esercizio del Diritto allo studio - rincara il presidente del Forum delle associazioni familiari -, con il conseguente rischio della dispersione, o abbandono scolastico, di ragazzi tra i 16 e i 18 anni”.

“L’abbandono scolastico - conclude Bordignon -, è bene sottolinearlo, è un boomerang che provoca danni sul lungo periodo: un’ipoteca sul futuro di un Paese che ha bisogno di giovani che ricevano una formazione umana e culturale di alta qualità per far fronte alla complessità crescente di questa nostra epoca. Investire su giovani e scuola vuol dire porre basi solide per il futuro delle nostre comunità e dell’intero Paese. Supportare le famiglie perché possano consentire ai figli di crescere umanamente e istruirsi è una questione di giustizia, ma anche di investimento inderogabile. Servono azioni immediate a supporto, a cominciare dall’aumento del Fondo per il diritto allo studio, che oggi si attesta sui 130 milioni, alla previsione della detraibilità delle spese per l’acquisto dei libri”.

Intanto, la domanda per l’accesso al contributo “bonus libri” deve essere presentata unicamente online, attraverso la procedura web attiva sulla piattaforma regionale dedicata, accessibile dal sito istituzionale della Regione del Veneto, dal 18 settembre al 20 ottobre 2023, presentando la dichiarazione Isee.

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