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Inaugurato a San Donà “Dai Bruni”: un ristorante che è anche progetto di inclusione sociale



“Dai Bruni” non è solamente un nuovo ristorante-gastronomia di San Donà di Piave, ma progetto concreto di inclusione sociale e autodeterminazione per molti ragazzi e ragazze del Veneto Orientale con difficoltà del neurosviluppo e disabilità intellettive. Lo si capisce parlando con Alessandra Vello e Ruggero Gorghetto, ideatori di questa nuova attività e genitori di Bruno, un ragazzo con sindrome di Down.
“Il nome Dai Bruni è semplice e immediato, facilmente riconoscibile. Deriva dall’espressione «Sono stati i Bruni!», che nostro figlio Bruno, indicando lui e suo nonno, omonimo, adotta quando fa una marachella. Con questo nome, vorremmo indicare tutte i ragazzi e ragazze che aiuteremo nei prossimi anni”, ci spiega Alessandra Vello, titolare della nuova attività.
“Prima del Covid, facevo un lavoro che mi stava svuotando - racconta Vello -. Uno dei pochi stimoli arrivava da una piccola gastronomia di pesce in cui pranzavo, dove un grande bancone indicava già al cliente quali erano i piatti del giorno. E’ stato un clic: mi sono immaginata così il nostro ristorante”. Il sogno di Alessandra, dopo averlo condiviso con la famiglia, ben presto diventa progetto. Decide di licenziarsi e di dedicarsi attivamente a questo desiderio, trovando grande disponibilità nel Comune di San Donà di Piave, nell’Ulss e nei Servizi sociali.
Sabato 15 marzo, dopo circa tre anni di ideazione e di progettazione, il locale, situato all’incrocio tra le vie N. Sauro e A. Ferro, è stato inaugurato, con grande partecipazione di tanti amici e conoscenti che hanno supportato il progetto. Alla festa di apertura hanno portato i saluti anche l’assessora al Commercio, Lucia Camata, e il presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Rizzello; tuttavia, i veri protagonisti sono stati i ragazzi e le ragazze con disabilità del territorio, cui il progetto è dedicato.
Il nuovo ristorante adotta particolari accorgimenti, proprio per adattarsi meglio alle capacità del suo staff (che comprende oltre ad Alessandra e Bruno anche Davide, Ilaria e lo chef Luigi) e dei suoi ospiti. Tra questi, l’idea di indicare i tavoli e i menù attraverso i colori.
“Le persone con disabilità vogliono essere in grado di autodeterminarsi, ovvero essere consapevoli dei propri limiti e avere gli strumenti per affrontare le difficoltà, ponendosi nella società come adulti e non come bambini. Noi forniamo loro un’attività commerciale come le altre, dove i ricavi devono coprire i costi” afferma con forza la titolare.
La nuova attività seguirà i seguenti orari: dal lunedì al venerdì 8.30 - 14; mercoledì 19 - 23, con serate a tema; sabato 8.30 - 13.30.