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Libro sospeso: quarta edizione dell’iniziativa alla libreria Paoline di Treviso

Si tratta di un appuntamento annuale, in collaborazione con Cittadinanzattiva, collegato alla Quaresima: incontri letterari promozionali utili a conoscere i libri e stimolare “il dono”, con dedica, alle persone detenute alla Casa circondariale di Treviso

Nei primi giorni di marzo 2025 alla Libreria Paoline di Treviso, partner di Cittadinanzattiva Treviso relativamente al progetto “Libro sospeso 2025”, c’è stato il primo di tre incontri di presentazione del progetto, giunto alla sua quarta annata.

Si tratta di un appuntamento annuale, collegato alla Quaresima: ci sono degli incontri letterari promozionali utili, ai libri per stimolare “il dono”, con dedica, alle persone detenute alla Casa circondariale di Treviso (carcere di Santa Bona). Per tale motivo era presente agli incontri anche il direttore della Casa circondariale, Alberto Quagliotto.

All’incontro di marzo ci sono state le testimonianze del prof. Francesco Rocco, presidente di Cittadinanzattiva e dell’associazione trevigiana La Rete di Malachia, nonché docente di Sacra scrittura all’Istituto superiore di Scienze religiose Giovanni Paolo I del Veneto orientale. Il prof. Rocco ha condiviso alcune riflessioni su una “Par-ab-ola” di speranza, quella del Buon samaritano, invitando tutti a lavorare per un’alleanza sociale, affinché “la speranza sia inclusiva e non ideologica”. Il dottor Stefano Sanzovo, medico psichiatra del Centro salute mentale dell’Ulss 2 di Treviso ha fatto alcune considerazioni partendo dal libro “Come vento cucito alla terra” (autrice Ilaria Tutti, friulana, Edizioni Longanesi 2022). Si tratta di un libro sull’emancipazione delle donne medico in Inghilterra durante la Prima guerra mondiale. Queste, da relegate a posizioni emarginate socialmente e professionalmente, sono diventate le “dottoresse” al fronte per i soldati. Hanno svolto il loro impegno con dedizione e forte professionalità. Qui, peraltro, comincia anche un’emancipazione del rispetto dei pazienti, per esempio nella gestione delle protesi per i feriti. Inoltre, il dottor Sanzovo ha citato uno studio dell’Oms, Organizzazione mondiale per la Sanità, sulla depressione e il pericolo della diffusione dei disturbi mentali, tra le persone detenute.

Concreta e molto attinente alla situazione delle carceri è stata la testimonianza del direttore del carcere di Santa Bona, Alberto Quagliotto.

All’incontro ha partecipato, e portato il saluto del sindaco, il consigliere comunale Luigi Caldato, presidente della Commissione Cultura e Sociale del Comune di Treviso.

L’edizione 2025, oltre al riferimento quaresimale, quest’anno è sotto gli auspici del Giubileo 2025, quello della Spes non confundit - La speranza non delude, e dell’attenzione che in quest’anno viene posta verso le persone fragili, spesso per questa ragione emarginate ed escluse dal contesto sociale. Tra queste, ci sono ovviamente i detenuti. A loro papa Francesco ha dedicato una Porta santa speciale del Giubileo e varie espressioni di solidarietà, forti e chiare.

Diverse sono state le suggestioni scaturite dai tre relatori, ben accolte e commentate da alcuni dei presenti del numeroso pubblico.

Ora, il dono dei libri è nella generosità delle persone. Due sono i punti in cui i cittadini durante il tempo di Quaresima possono acquistare i libri da donare alle persone carcerate a Santa Bona: la libreria Paoline di Treviso (in piazza Duomo) e la libreria San Leonardo (in piazza Santa Maria dei Battuti, al civico 16).

Giovedì 27 marzo, alle ore 17.30, alla libreria Paoline di Treviso ci sarà il secondo incontro a sostegno e riflessione relativamente al “Libro sospeso 2025”. Ancora una volta la riflessione sarà sulle tematiche della solidarietà. Il tema della serata sarà “Ascoltare & Parlare. I desiderata necessari per aprire le porte dell’indifferenza sociale”.

Saranno relatori Francesco Rocco, nella sua duplice qualità di presidente di Cittadinanzattiva e Rete di Malachia, nonché docente di Sacra scrittura all’Istituto superiore di Scienze religiose Giovanni Paolo I, e Giordano Giordani, direttore delle Relazioni pubbliche dell’Ulss 2 Marca trevigiana. Sarà presente, poiché il “Libro Sospeso” ha un deciso riferimento alle persone detenute a Santa Bona, anche il direttore della struttura, Alberto Quagliotto.

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