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Scuole Stefanini di Treviso: dopo la variante in corso d’opera la demolizione quasi totale




Era l’agosto del 2021, quando l’Amministrazione comunale annunciava per la prima volta l’arrivo di 3,8 milioni di euro dal Ministero dell’Istruzione, che, assieme ad altri fondi Pnrr, sarebbero serviti per la ristrutturazione e riqualificazione delle scuole medie Stefanini di viale Terza Armata. Il cantiere era, poi, partito nel gennaio del 2023, e doveva durare circa un anno e mezzo.
In primo luogo era stata demolita la palestra, per lasciare spazio a una nuova struttura, con campo da gioco per pallavolo e pallacanestro di dimensioni regolamentari, spogliatoi e servizi per attività extra scolastiche.
Poi, lo stop dei lavori, la constatazione degli evidenti problemi strutturali, legati alla sicurezza sismica dell’edificio centrale, e l’abbandono del progetto di ristrutturazione a favore di uno di demolizione e ricostruzione, con il conseguente aumento dei costi, lievitati dai 6,8 milioni di euro del primo progetto, agli 8,9 milioni.
Le polemiche
Una variante in corso d’opera che ha scatenato non poche polemiche, con le opposizioni all’attacco, a partire dal capogruppo de Pd in Consiglio comunale, Stefano Pelloni, che denunciava il protrarsi dei disagi per le famiglie che avevano iscritto i figli in quel plesso, e proseguendo con il consigliere dei Coalizione civica, Gigi Calesso, che sottolineava come l’esorbitante aumento dei prezzi potesse essere contenuto con una “verifica preventiva dello stato edilizio della scuola”. In realtà, ha voluto precisare l’Amministrazione, non è stato possibile accorgersi del problema fino a dopo la prima fase di demolizioni.
Stato di avanzamento dei lavori
Lo scorso 25 marzo, infine, il sindaco di Treviso, Mario Conte, insieme all’assessore alle Opere pubbliche, Sandro Zampese, i tecnici e i professionisti di Iti Impresa generale, ha effettuato un sopralluogo al cantiere delle scuole, per fare il punto sull’avanzamento dei lavori.
Il progetto complessivo, finanziato con fondi Pnrr, risorse comunali e contributo conto termico Gse, prevede una nuova palestra accessibile, spazi didattici innovativi e un miglioramento complessivo delle condizioni di sicurezza e fruibilità dell’edificio, che sarà totalmente sostenibile dal punto di vista ambientale (con certificazione nZEB).
L’intervento, hanno spiegato in quel frangente gli addetti ai lavori, avviato con l’obiettivo di adeguare l’edificio alle più recenti normative antisismiche e di riqualificare gli spazi scolastici, ha richiesto ulteriori verifiche tecniche a seguito delle criticità strutturali emerse nel corso dell’opera e valutabili soltanto con la scuola libera dalle attività. “La fase di demolizione e preparazione delle strutture ha, infatti, evidenziato la necessità di una revisione progettuale, per garantire la sicurezza e la qualità dell’edificio - ha sottolineato l’assessore alle Opere pubbliche, Sandro Zampese -. Di conseguenza, si è deciso di adottare un approccio ancora più incisivo, con un intervento che prevede la demolizione quasi totale della struttura e la ricostruzione del plesso, a eccezione di due blocchi vincolati perché architettura testimoniale del Novecento”.
Le tempistiche
“Il cantiere prosegue a pieno ritmo. Possiamo dire che i lavori verranno completati entro la fine dell’anno, per restituire alla città una scuola moderna e sicura - le parole del sindaco di Treviso, Mario Conte -. L’impresa sta rispettando il cronoprogramma e durante la pausa natalizia potrà avvenire il trasloco nella nuova struttura. Sarà la più grande opera di edilizia scolastica mai realizzata a Treviso, che permetterà di accogliere gli studenti in un ambiente moderno, sicuro ed efficiente”.