Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Vescovi triveneti ricevuti del Papa, “lo abbiamo sentito vicino”
“Sono state due ore di dialogo a 360 gradi, in un clima di grande simpatia e fraternità”: è quanto ha dichiarato il Patriarca di Venezia e Presidente della Conferenza episcopale Triveneto, mons. Francesco Moraglia, questa mattina, appena terminata l’udienza con il Santo Padre Francesco avvenuta nella Biblioteca privata del Palazzo apostolico e nell’ambito della Visita ad limina che, in tutta questa settimana, sta impegnando a Roma i Vescovi del Nordest italiano.
“Abbiamo sentito il Papa veramente vicino - ha proseguito il Patriarca - e gli abbiamo parlato a lungo delle nostre terre e delle nostre Chiese, delle nostre sofferenze e difficoltà ma anche dei progetti che portiamo avanti. Siamo rimasti colpiti perché il Papa ci conosce veramente bene e questo ci ha fatto molto piacere. Abbiamo potuto trascorrere con lui un paio d’ore che rimangono nella vita pastorale delle nostre Chiese come qualcosa che le segnerà per il futuro; una bella premessa per ritornare poi nelle nostre terre dopo questa Visita ad limina che ci ha regalato oggi la perla preziosa dell’incontro con Papa Francesco”. Per l’Arcivescovo di Trento Lauro Tisi l’incontro con il Santo Padre “è stato molto bello e disteso. Il Papa ci ha ascoltato, ha dialogato a lungo con noi e ci ha dato nuovo slancio e fiducia. Ci ha invitato anche ad osare, a sperimentare e a programmare con audacia e coraggio, sempre facendo discernimento per non fare proposte avventate”. Il Vescovo di Belluno-Feltre Renato Marangoni ha sottolineato poi che “il Papa ci ha detto più volte di non aver paura. Ci ha accompagnato sempre con il suo sorriso e la sua attenzione, ascoltando tutti. Mi ha dato la sensazione di una vitalità di Chiesa che non si esprime nelle grandi cose ma si realizza nella quotidianità, nella prossimità, nell’ascolto, nella vicinanza. E questo è stato davvero molto incoraggiante”.
Poco prima dell’incontro con Papa Francesco i Vescovi del Triveneto avevano celebrato la S. Messa presso la Tomba di san Pietro, lì hanno cantato il Credo e visitato le tombe dei Papi. “Celebrare vicino alla Tomba di san Pietro - ha detto l’arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato che ha presieduto la S. Messa - è stata l’occasione per ricordare che da lì parte la nostra fede e parte anche il nostro ministero di Vescovi che continuano ad annunciare la stessa fede in Cristo, una volta che l’abbiamo fatta ancora nostra e rinnovata”. “Questa esperienza che stiamo vivendo - ha detto il Vescovo di Padova Claudio Cipolla - è molto arricchente per noi, sia per il confronto che abbiamo con la Chiesa universale sia perché tra di noi ci confermiamo e ci conosciamo di più realizzando un servizio di comunione. Celebrando presso la Tomba di san Pietro abbiamo ricordato la nostra comune fede e così la nostra comunione non viene soltanto dalla nostra amicizia e fraternità ma risale al primo degli Apostoli a cui Gesù ha dato il mandato di servire la Chiesa. E’ una bella esperienza spirituale”.
“Siamo qui per confermare la nostra fede, come Vescovi del Triveneto, e insieme al Papa - è stato il commento del Vescovo di Trieste Enrico Trevisi -. E’ stato bello aver celebrato a San Pietro e aver incontrato il Papa ed è stato bello avere la possibilità di condividere tanti aspetti della vita pastorale ed ecclesiale insieme al Papa e ai responsabili dei vari Dicasteri vaticani. Davvero un’esperienza unica, che ci aiuta a verificare il cammino che stiamo facendo. Confido che porti tanta speranza a tutti per portare il Vangelo a tutti”. La Visita ad limina dei Vescovi del Triveneto prosegue nella giornata di domani - venerdì 9 febbraio - con gli incontri presso il Dicastero per l’Evangelizzazione e la Segreteria generale per il Sinodo; alle ore 18.00, sempre di domani, ci sarà la S. Messa nella basilica di S. Paolo fuori le Mura. L’ultimo appuntamento della Visita è fissato per la mattina di sabato 10 febbraio quando è previsto l’incontro con la Segreteria di Stato.