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STORIA DI SPERANZA 4: Con i paracadutisti alla maratona di New York
La Maratona di New York è, forse, la più prestigiosa al mondo e non è solo un grande appuntamento sportivo, ma anche un vero e proprio simbolo di resilienza nell’immaginario collettivo di tutti noi. Ecco perché l’iniziativa “L’inclusione sociale attraverso lo sport”, voluta dall’Anpdi (Associazione paracadutisti d’Italia) di Treviso e Piave e sostenuta da una importante rete sociale, appare ancora più toccante, un esempio concreto di quanto di bello possiamo essere e fare come comunità.
L’iniziativa
Tre anni fa alla maratona di New York è stata inserita la categoria dedicata alle persone con disabilità motorie, ed è stata la scintilla che ha dato concretezza a un sogno nel cuore di Toni Venturato: quello di realizzare una maratona inclusiva. Un sogno diventato realtà lo scorso 3 novembre, dopo anni e mesi di intenso lavoro e grandi speranze che ha portato alla realizzazione di diverse iniziative di raccolta fondi. L’obiettivo è stato quello di portare quattro ragazzi con disabilità a partecipare alla maratona, che non a caso è lo sport endurance per eccellenza, non ha limiti nel tempo e il successo è determinato anche solo semplicemente dal tagliare il traguardo. Tre ragazzi e una ragazza (l’unica italiana), quindi, si sono imbarcati per New York lo scorso novembre e ne sono tornati con la “vittoria” in tasca: una vittoria che va molto oltre il nastro di arrivo steso sulla Grande Mela.
La rete
Presenti alla mattinata di restituzione del progetto, con tanto di consegna della maglia brandizzata maratona di New York a Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso ed ex paracadutista, c’erano tutti i protagonisti di questa grande rete che ha sostenuto il progetto. Insieme ai paracadutisti Venturato e Perin, dunque, c’erano Franco Bonesso, sindaco del Comune di Trevignano, l’assessora Denisse Edith Braccio, del Comune di Vedelago, il consigliere nazionale paracadutista Roberto Dariol, la presidente di Volontarinsieme Anna Corò, il vicepresidente del Csv Treviso-Belluno Mario Gigli, e Martina Lacchin, del consiglio d'amministrazione dell’associazione “Millennials - Un Passo Avanti”. Fondamentale per la buona riuscita del progetto è stata l’associazione statunitense Achilles, ma anche l’Ipa Terre di Asolo e Monte Grappa. Una nota speciale, però, va ai ragazzi e alle ragazze delle scuole coinvolte nel progetto, che si sono spesi davvero con grande entusiasmo: nei 4.200 euro raccolti ci sono importanti sponsor, ma anche le loro piccole, ma generose donazioni. Il libro “Never give up” di Toni Venturato, che racconta la sua storia di maratoneta paralimpico, è stato accolto nelle scuole con grande emozione.
I commenti
L’iniziativa ha permesso a questi quattro ragazzi speciali di “vivere una vera e propria scarica emotiva che imprime forza, vitalità e vigore”, spiega con emozione Toni Venturato, il motore dell’iniziativa. “Si tratta di un’esperienza trasformativa tale per cui chi ne prende parte diventa a sua volta testimone di positività e forza, ispirando e motivando altre persone con disabilità a superare i propri limiti e a realizzare i propri sogni”. Scrive infatti Lucia, la madre della ragazza che ha gareggiato in questa iniziativa: “Vedere mia figlia accarezzare la medaglia e raccontare con entusiasmo la maratona mi fa felice, con il suo entusiasmo è stata un esempio per i suoi amici”. E, poi, l’invito allo stesso Venturato: “Continua a dare ad altri la possibilità di partecipare, perché ho visto un vero e proprio miracolo”.
Un invito che è stato già accolto, perché l’iniziativa sarà certamente replicata per la maratona di New York del 2 novembre 2025.