martedì, 19 novembre 2024
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Commercio, chiusure nel Miranese ma anche nuove proposte

Sono sempre di più i negozi e le attività costrette a chiudere, ma nel miranese nascono nuove idee come start-up pronte a far rivivere l'economia.

A Noale ben quattro attività conosciute per la loro pluridecennale presenza in città hanno chiuso i battenti con l’anno nuovo. Si tratta della trattoria “Al Palio”, Furlan Borse, Bomboniera Bortolato e l’armeria di Renato Giacometti. Nelle altre cittadine del miranese non va meglio. La cause sono diverse. Oltre a chi va in pensione ce ne sono altri che, fatti due conti, hanno preso atto che le spese sono maggiori dei guadagni. Spiega il presidente della Pro loco di Noale Enrico Scotton, che di recente ha lanciato un dibattito su Facebook: “Credo che chi si candiderà alle prossime elezioni amministrative nel 2019 a Noale dovrà mettere come primo punto del programma elettorale il rilancio del centro storico. Serve una cura choc, prima che sia troppo tardi. Costringere tutti a sedersi attorno ad un tavolo. In primis le associazioni di categoria che devono smetterla di farsi la guerra (dei poveri)”. E l’assessore comunale Alessandra Dini: “Il problema sono i costi degli affitti e le tasse. Le amministrazioni pubbliche non possono sostituirsi alle associazioni di categoria ma possono collaborare e trovare strategie per aiutare gli investimenti. Bisogna però unire le forze, dialogare e proporre soluzioni”.
Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, bisogna però evidenziare che ci sono tante idee nuove e tanta voglia di fare, nate grazie alla rete e ai social network. Mercoledì 24 gennaio la Confcommercio del Miranese ha presentato a Mirano il nuovo “Portale del Miranese”, dove sono presenti i negozi e i locali del territorio, con le loro offerte, i servizi e le iniziative aggiornate in tempo reale. A Spinea uno dei più attivi gruppi social è “Vivere Spinea. Il gruppo della tua città”: nato sei mesi fa vanta quasi 1.800 iscritti insieme all’altra pagina «Cosa succede a Spinea» che ha quasi 6.500 iscritti. Soprattutto il primo raccoglie annunci e promozioni dei negozi, nonché notizie curiose o pubblicate dai giornali locali. Una vetrina virtuale per un mercato che non perde di vista l’incontro reale tra venditore e cliente. E che la scorsa settimana ha promosso una “serata pizza” che ha raccolto moltissimi amici del gruppo. Un mercato che si evolve anche nell’offerta e cerca spazi lasciati liberi da altri. E proprio a Noale ha preso avvio una nuova attività che sta avendo successo grazie alla rete. Si tratta di JewelPiX di Michele Marzotto e Gianpiero Riva. Due amici che hanno messo a frutto le competenze di design e realizzazione di gioielli e del mondo web. Cosa propongono ai clienti? La trasformazione di proprie foto in un originale gioiello. Ed ora vendono, ad un costo medio di 50 euro per ordine, in ogni angolo del mondo: dall’Australia alla Bassa California passando per Singapore. Sono stati riconosciuti start-up innovativa tra le aziende di Fta (Fashion tecnology accellerator). Il sistema messo a punto dai due amici noalesi permette al cliente di scegliere da sé il proprio gioiello tra più di sette milioni di combinazioni. “Ci mettiamo tanta passione, tanta ricerca, tanta cura dei dettagli e soprattutto tanta tenacia nel realizzare i sogni nostri e dei nostri clienti” dicono i titolari. Che sia questa una delle ricette per sconfiggere la crisi del commercio?

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