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7 aprile, messa con il Vescovo per la commemorazione del bombardamento di Treviso



La messa, presieduta nella mattinata del 7 aprile dal vescovo, Michele Tomasi, a Santa Maria Ausiliatrice, ha aperto le iniziative a ricordo dell’81° anniversario del bombardamento su Treviso. Alla celebrazione, nella palestra della parrocchia (il tempio è attualmente in restauro), hanno partecipato il sindaco di Treviso, Mario Conte, il presidente del Consiglio comunale, Antonio Dotto, membri della Giunta e consiglieri, oltre a numerose altre autorità civili e militari.
Il Vescovo ha voluto sottolineare, in particolare, la “grazia della memoria” che Treviso ha saputo coltivare in tutti questi anni. Sollecitando a vivere il dolore per tutte le morti, in particolare dei bambini, che ogni guerra provoca oggi nel mondo, il Vescovo ha invitato a essere operatori di pace, a coltivare il dialogo, le relazioni fraterne, a cercare l’unità che fa crescere in umanità, a costruire amicizia sociale e politica, ad ascoltare i giovani che ci chiedono verità, giustizia, pace, a non fermarsi alla facile retorica del pregiudizio, della paura, dell’esclusione. “Solo la mancanza di tenacia e di vera forza ci può suggerire di fidarci della violenza delle armi, del rifiuto della verità, di giustificazioni false a favore di interessi egoistici e di parte. Fratelli e sorelle, siamo debitori nei confronti di quei 123 bambini, e delle altre 1600 vittime del bombardamento di Treviso. Dobbiamo loro una scelta coraggiosa di pace, di concordia, di comunione. Abbiamo, in questo, il sostegno di Gesù di Nazaret, vero Dio, vero uomo. Abbiamo la sua presenza viva. Abbiamo la sua presenza viva. Abbiamo la sua Parola, il suo Vangelo. Nella sua luce possiamo vedere la luce. Nel venerdì santo della nostra storia, sono gettati i germi fecondi della Risurrezione di Cristo e della nostra”. “Ringraziamo per la grazia della memoria che ci è stata donata, chiediamo quella dell’impegno per la giustizia, la verità, la pace”, l’appello di mons. Tomasi.