mercoledì, 03 luglio 2024
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Elezioni Comunali, a Scorzè l’uscente Marcon sfidata da destra e da sinistra

Centrosinistra unito con Losetti. Nel Centrodestra Mestriner raccoglie tutti i simboli, mentre la Lega locale appoggia il secondo mandato della sindaca uscente

Tre candidati a sindaco si sfideranno per guidare il Comune di Scorzè per i prossimi cinque anni: Nais Marcon, sindaca uscente, 75 anni, ex insegnante, è sostenuta dalle liste civiche “Scorzè è leale – Nais Sindaco” e da “Scorzè Terra Veneta”; Antonio Losetti, 65 anni, ex sindacalista, è sostenuto dal Partito Democratico e dalla “Lista civica Noi Cittadini”; Giovanni Battista Mestriner, 49 anni, avvocato, sindaco per due mandati prima di Marcon, è sostenuto da Fratelli d’Italia, Coraggio Italia, dalla “Civica Mestriner Sindaco”, da Lega e Forza Italia.

Nais Marcon è il nostro sindaco, il sindaco di tutti. Dopo cinque anni crediamo sia giusto e meritato che possa guidare la nostra comunità per un secondo mandato: per portare a termine il lavoro iniziato e perché lo vuole la cittadinanza” scrivono i sostenitori del sindaco uscente. Rottura a destra, quindi, e rottura tra Lega comunale e Lega provinciale, che ha preferito appoggiare Mestriner. E’ stato Gabriele Michieletto, consigliere regionale eletto nella lista Zaia, a sancire pubblicamente la rottura e ad annunciare la ricandidatura di Marcon. Mestriner 5 anni fa, non potendo ricandidarsi, la propose per la propria “successione” e la sostenne candidandosi come consigliere. Marcon fu eletta al primo turno con il 73,56% delle preferenze. Oggi, invece sarà, proprio Mestriner a cercare di sconfiggerla al voto. Marcon punta a sviluppare e portare a termine quanto già avviato durante gli ultimi 5 anni, tenendo conto delle esigenze che emergono dalla comunità stessa, dai bisogni dei cittadini, dalle realtà associative, senza perdere di vista i criteri di fattibilità e sostenibilità. Tra i punti qualificanti i servizi alla persona, la cultura e l’attenzione alle opere pubbliche, oltre che al commercio e alle attività produttive.

Giovanni Battista Mestriner è uomo di lunga esperienza politica già dal 2004, presente in Consiglio nel mandato Caverzan. Nel 2009 vinse la contesa elettorale per un soffio, nel 2014 venne confermato al primo turno, con oltre il 58%. Nel 2019 lasciò il posto alla sua vicesindaca, rimanendo in Consiglio. Campagna elettorale molto in presenza per lui, sia negli eventi cittadini che sui social, con video interventi su vari temi e botta e risposta su Facebook con i cittadini. “Occorre un nuovo impulso - scrive -. Ci presentiamo con una squadra composta anche da tanti giovani, molti dei quali pronti a nuove responsabilità, dopo aver maturato in questi anni esperienza amministrativa”. Gli slogan - temi: “Un nuovo futuro per Scorzè insieme”, “Basta con il buonismo e la tolleranza con la delinquenza”, “Vogliamo che gli uffici comunali sperimentino orari nuovi con apertura serale”, “E’ sbagliato lasciare migliaia di cittadini lontano dalle strutture della medicina di base. La sanità è fatta per i pazienti,

non per i medici”.

Antonio Losetti, invece, ha riunito il Pd e una civica intorno al suo nome. Già consigliere comunale dal ’90 al ’95 con il Partito socialista, così si presenta nel suo sito: “Sono sposato, ho due figlie, un figlio e tre fantastiche nipotine. Sono un esperto di politiche energetiche. In questo campo ho ricoperto incarichi a livello internazionale e sindacale. Sono sempre stato impegnato per il territorio, come fondatore della Pro Loco di Scorzè e del calcio Scorzè - Peseggia, come presidente della Fondazione Spangaro di Peseggia e in Consiglio comunale. La mia candidatura nasce da un sogno: confido in cittadine e cittadini mai stanchi della politica, che abbiano a cuore il nostro Comune, perché è nostro, e se ne prendano cura in modo responsabile e attento”. Il suo programma in sette punti: “Rendere più vivibile il territorio, coinvolgere i giovani nella vita amministrativa per costruire il loro e il nostro futuro, una Scorzè verde, pulita e sostenibile, in cui incentivare l’uso dei trasporti pubblici, proteggere il territorio dalle speculazioni, distinguere il bene comune dall’interesse particolare, includere valorizzando esperienze diverse, rappresentanza onesta fatta di volti nuovi”.

Paolo Favaretto

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