venerdì, 13 settembre 2024
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Stop al supermercato nel quartiere San Paolo, l'area diventerà un bosco urbano

Dopo la petizione presentata dall'associazione Quartiere San Paolo che aveva raccolto 1856 proposte di modifica al Piano degli interventi sottoscritte da 641 cittadini e l'impegno preso dall'Amministrazione per scongiurare l'apertura di una nuova area commerciale, dalla Giunta arriva l'annuncio che l'area diventerà un bosco inserito nel Piano di Forestazione urbana. Ascom-Confcommercio plaude all'iniziativa

C'è soddisfazione fra gli abitanti del quartiere che quel supermercato proprio non lo volevano e che chiedevano invece di non cancellare uno degli ultimi spazi verdi dell'area e di trovare nuovi luoghi di coesione sociale. L'area diventerà un bosco periurbano e farà parte del progetto di Riforestazione urbana presentato dal Comune.

Il piano prevede una programmazione su larga scala di cui fa parte anche l’accordo con Arbolia, società nata dalla collaborazione tra Snam e Cassa Depositi e Prestiti, finalizzato a interventi di imboschimento mediante la piantumazione di essenze arboree autoctone nei terreni individuati dal Comune di Treviso e dalla stessa società.

Treviso Green New Deal, questo il nome del progetto, ha l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria (favorendo l’assorbimento della CO2 e di polveri sottili), migliorare il microclima locale con la riduzione delle bolle di calore, ridurre il rischio idrologico (grazie all’assorbimento delle acque) per il benessere dei cittadini. Altri benefici riguardano i nuovi luoghi dove realizzare attività ricreative, sportive e di socializzazione o per l’educazione ambientale, favorendo esperienze di contatto con la natura in ambiente cittadino per bambini, adulti e turisti.

Il piano operativo individua aree, interventi e costi per rendere la città più verde e in grado di affrontare le nuove frontiere della sostenibilità ambientale.

Le aree individuate nell’ambito del Treviso New Green Deal sono 18 (5 pubbliche e 13 private), con 3 parchi urbani e 15 boschi periurbani. Si passerà dunque da una superficie boschiva attuale di 180.230 metri quadrati a 446.961 metri quadrati e dai 22.100 alberi attualmente presenti a 46.507 grazie alla messa a dimora di 24.407 nuove essenze autoctone con possibilità di catturare fino a 2000 tonnellate di CO2.

Le aree di intervento saranno le seguenti: viale Europa, via 33° Reggimento Artiglieria, viale della Repubblica (parchi urbani), via R. Selvatico, via Feltrina, via Paludetti, via Pisa, via G.B. Mandruzzato, Strada S. Pelaio Nord, Strada S. Pelaio Sud, via Palasciano, via Vecchia di San Pelaio, via Forzetta, viale Brigata Marche, via Battistel, via dei Zotti, via Postumia, via Gramsci (boschi periurbani).

L’investimento totale ammonta ad oltre 1 milione di euro di cui il 75% attraverso la ricerca di finanziamenti regionali, nazionali ed europei e da finanziamenti pubblici e privati: 949.000 euro per i parchi urbani (per la realizzazione di percorsi, arredo urbano, area giochi e fitness, illuminazione, smaltimento acque, aree boscate, ripristino di manti erbosi) e 365.000 euro per la realizzazione dei boschi periurbani.

Il Piano di Forestazione Urbana di Treviso vedrà nel suo primo stralcio la nascita di un bosco periurbano in via Selvatico.

E' stato inoltre firmato il Protocollo d’Intesa tra Comune di Treviso e Arbolia per la realizzazione di interventi di forestazione urbana. Oltre a realizzare gli interventi, Arbolia si occupa anche della cura e della manutenzione delle piante per i primi due anni, sollevando la pubblica amministrazione dai relativi oneri.

Con Arbolia verrà realizzato il bosco a San Paolo: "Sono particolarmente orgoglioso di darvi questa notizia perché non solo riguarda la mia città ma anche il quartiere dove sono cresciuto - ha commentato sui social il sindaco Mario Conte -. A San Paolo, nell'area di viale Nazioni Unite, al posto del cemento nascerà grazie al Piano di Forestazione Urbana un bosco periurbano".

"Dopo aver messo a dimora almeno 2285 alberi il nuovo Piano di Riforestazione Urbana ci permetterà di portare a Treviso nuovi polmoni verdi in tutto il territorio comunale", prosegue il sindaco.

"Si tratta di una vera e propria rivoluzione a favore dell’ambiente e della sostenibilità", afferma l’assessore alle Politiche ambientali Alessandro Manera. "Oltre ad aver agito in maniera importante rispetto alle emissioni attraverso il bando caldaie la nostra Amministrazione, seguendo i dettami dei protocolli internazionali, in particolare il New Green Deal dell’Unione Europea, ha progettato il piano di forestazione urbano che consentirà lo sviluppo delle fonti ricettive finalizzate all’abbattimento dell’inquinamento vale a dire le piantumazioni arboree".

"Siamo felici di avviare una collaborazione con il Comune di Treviso, la prima nel Nord Est, e ci auguriamo di poter individuare presto aree idonee a realizzare progetti di forestazione", spiega Salvatore Ricco, amministratore delegato di Arbolia.

Al progetto di riforestazione di San Paolo che trasformerà il volto del quartiere sostituendo il contestato ipermercato, arriva il plauso di Ascom-Confcommercio Treviso. “La riforestazione urbana e l’arginamento delle Grande Distribuzione - spiega il presidente Federico Capraro – sono due punti salienti delle nostre osservazioni al Piano degli interventi del Comune di Treviso. Finalmente un’inversione di rotta che va nel rispetto della popolazione e del commercio di vicinato e non nella logica del mercato. Per la prima volta nella storia recente urbanistica, si afferma il principio della sostenibilità sociale, vengono ascoltate le esigenze della società e della comunità di un quartiere che ha una storia e una forte identità.

Il bosco colma un vuoto urbano generando una nuova attrattività. Per decenni il Veneto, e in particolare la Marca trevigiana, sono stati oggetto di politiche che non sono mai partite dalle esigenze reali della popolazione, ma fondate su logiche di mercato svincolate dalla conoscenza del territorio. Questo provvedimento inverte i fattori e inizia un percorso che - spero- possa proseguire in tutti i quartieri periferici per i quali abbiamo chiesto riqualificazione edilizia e ambientale degli ambiti più degradati, riforestazioni e implementazioni delle presenze vegetazionali, riequilibrio tra residenzialità, commercio e servizi. Solo così si potrà pensare ad una città ripopolata, in grado di offrire luoghi alternativi, quartieri periferici dotati di una nuova centralità aggregativa e tornare ad una Treviso capoluogo con il giusto equilibrio tra centro e periferie, opportunamente rigenerate e non solo saccheggiate da insediamenti commerciali che impattano pesantemente e nulla hanno a che vedere con la reale richiesta di mercato”.

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