giovedì, 19 settembre 2024
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Castelfranco, ecco l’ospedale di comunità

Una nuova struttura dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, da 30 posti letto, che fanno parte dei 2.100 programmati in tutta la Regione del Veneto e di cui oggi sono realizzati e attivati circa il 60%. Realtà fondamentali nella transizione tra il ricovero per acuti e la presa in carico sul territorio, con il ritorno al domicilio in una adeguata integrazione sociosanitaria

E’stato inaugurato nelle scorse settimane a Castelfranco il nuovo ospedale di comunità. Una nuova struttura dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, da 30 posti letto, che fanno parte dei 2.100 programmati in tutta la Regione del Veneto e di cui oggi sono realizzati e attivati circa il 60%. Realtà fondamentali nella transizione tra il ricovero per acuti e la presa in carico sul territorio, con il ritorno al domicilio in una adeguata integrazione sociosanitaria. Il nuovo ospedale di comunità, realizzato al decimo piano del nosocomio castellano, “dovrà garantire l’assistenza sanitaria di livello intermedio, ossia riservata a quei pazienti che si sono stabilizzati dal punto di vista clinico, ma che per alcuni giorni non sono ancora in condizioni di essere trattati in regime domiciliare o ambulatoriale”, parole dell’assessora regionale Manuela Lanzarin.

Nello specifico, l’assistenza sanitaria erogata si risolve in un periodo limitato di tempo (4-6 settimane) attraverso un percorso clinico-assistenziale predisposto da un’équipe multiprofessionale e condiviso con il paziente e i familiari, o caregiver, finalizzato alla riattivazione funzionale, stabilizzazione, adattamento alla disabilità e palliazione.

Oltre all’assessora regionale, all’inaugurazione erano presenti il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, il sindaco, Stefano Marcon, la presidente della V Commissione del Consiglio regionale, Sonia Brescacin, la direttrice generale dello Iov, Maria Giuseppina Bonavina.

“Questa struttura - ha proseguito Lanzarin - è nel caso specifico anche un esempio degli investimenti mirati a un’innovazione molto spinta per quanto riguarda la tecnologia al servizio del paziente e degli operatori, a cominciare dal sistema che garantisce il controllo da remoto su ogni singolo posto letto, che rappresenta l’evoluzione su cui stiamo lavorando per i nostri ospedali”.

Il nuovo ospedale di comunità si estende su 2200 mq. Dispone di 30 posti letto, distribuiti in camere doppie dotate di bagno. Tre di queste sono adibite ad accogliere persone che necessitano di cure palliative, e prevedono un letto per familiare o caregiver. All’interno del reparto vi sono, inoltre, tre palestre funzionali al recupero e la riabilitazione. La struttura è stata realizzata in 18 mesi, con un investimento di 1 milione 800 mila euro. Le cure sono fornite in modo continuativo, 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno, attraverso un’équipe multiprofessionale (infermieri, fisioterapisti e personale di supporto), che garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche e la risposta ai bisogni assistenziali nel rispetto dei valori e preferenze dell’utente. E’ prevista, inoltre, la figura dell’infermiere care manager, che coordina il percorso del singolo paziente dall’accoglimento fino alla destinazione definitiva (domicilio, strutture residenziali), assicurando l’attuazione del progetto di recupero/riabilitazione e la dimissione del paziente in collaborazione con il personale medico, infermieristico, fisioterapista e di supporto. Il medico garantisce le necessarie prescrizioni farmacologiche-terapeutiche, di completamento diagnostico, di approfondimenti specialistici e di proposte di assistenza protesica, il monitoraggio clinico di ogni persona almeno due volte alla settimana, e l’accesso quotidiano alla struttura da parte del responsabile clinico o di un suo delegato.

Durante la permanenza, il paziente mantiene il proprio medico di medicina generale, il quale potrà partecipare alla gestione clinica del suo assistito, in collaborazione con il responsabile clinico dell’ospedale di comunità, e con il medico coordinatore del locale Distretto socio-sanitario.

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