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La liberazione di Treviso: dalla ricostruzione storica di Istresco nasce il Festival della Libertà ritrovata

Un festival per celebrare la “Libertà ritrovata”, dopo la Liberazione dal nazifascismo, avvenuta 80 anni fa. Una data che convenzionalmente si festeggia il 25 aprile, quando da Milano, Sandro Pertini, futuro presidente della Repubblica, allora partigiano e membro del Comitato di liberazione nazionale, parlando da Radio Milano libera, incitava il popolo italiano a insorgere contro i nazisti e i fascisti che si davano alla fuga.
Una data in cui, tuttavia, Treviso ancora combatteva per la sua liberazione, avvenuta solo qualche giorno dopo, il 29 aprile. Una liberazione che vide la collaborazione di tutto un popolo, partigiani e partigiane, civili, la comunità cattolica e numerosi sacerdoti, uniti per riconquistare la libertà che per tanti anni era stata oppressa dal regime e dalle violenze della guerra. Quando gli Alleati entrarono in città, la trovarono già liberata, e questo valse a Treviso la medaglia d’oro al valore militare per la guerra di liberazione.
Tutto questo e molto altro sarò raccontato in un festival fortemente voluto da Istresco, l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della Marca trevigiana, per il quale è intervenuta alla presentazione la direttrice scientifica, Emila Peatini, e sostenuto dal Comune, con l’assessorato alla Cultura guidato da Maria Teresa De Gregorio.
Il programma. Vario e composito, è sostenuto dalla presenza di un gran numero di associazioni ed enti del territorio, compreso la nostra Curia vescovile e biblioteca del Seminario, che organizzano una mostra, portando il proprio tassello alla storia della liberazione di Treviso, ognuno con le proprie peculiarità. Ci saranno, dunque, conferenze, ma anche visite guidate, biciclettate e concerti.
L’apertura del festival della Libertà ritrovata è avvenuta martedì 15 aprile, con la lectio magistralis del professor Mario Isnenghi, dal titolo “Maestri e compagni di scuola”.
Le conferenze. Tre i convegni, giovedì 17 aprile, alle 17.30 a palazzo del Trecento, L’architetto Mario Gemin, del Fai, parla del progetto di restauro del palazzo nel dopoguerra. Sempre a palazzo dei Trecento, il 22 aprile alle 17, reading “Il fiume della Libertà-Testimonianze dalla Resistenza alla Liberazione”, a cura di Istresco, associazione Dante Alighieri, associazione Giuseppe Berto e Gian Domenico Mazzocato. Stesso luogo per il convegno “La nostra Resistenza-Progetti e ricerche in corso a Treviso”, a cura di Istresco, Anpi, e Avl, associazione volontari della libertà, il 24 aprile dalle 15 alle 19. Infine, conferenza e visita dei quadri del museo Bailo, accompagnati dal professor Eugenio Manzato, che con l’associazione Amici dei musei e dei monumenti, parlerà del “Contributo degli artisti alla ricostruzione di Treviso”, il 2 maggio dalle 16.30 alle 18.30.
Immagini, film e documentari. Molte anche le proiezioni, a cominciare da quella di immagini, in sala Longhin di casa Toniolo: “Treviso in guerra... Treviso liberata”, il 23 aprile alle 20.45, a cura della Società iconografica. Lunedì 28 aprile, alle 17, docu-film “La partigiana Bruna Fregonese, custode della memoria della Resistenza a Treviso”, in sala Coletti del museo di Santa Caterina, a cura di Istresco. Il 6 maggio alle 17, a palazzo dei Trecento, docu-film della regista Chiara Andrich “Con i messaggi tra i capelli. Ragazze della Resistenza trevigiana, a cura di Resistenze, memoria e storia delle donne in Veneto e di Fiab, amici della bicicletta”.
Escursioni e visite guidate. E proprio Fiab, in collaborazione con Anpi, organizza una biciclettata sui “luoghi degli ultimi scontri prima della liberazione”, ritrovo nel piazzale dello stadio di Rugby, a San Paolo, il 26 aprile alle 9.45 (info 388 7995729). Il 19 aprile, alle 9.45, inoltre, Legambiente e Anpi, organizzano una passeggiata tra i “luoghi della memoria”, con partenza dal piazzale dell’Università. Il 4 maggio alle 16.30, “Libertà e Resistenza nel nostro tempo”, laboratorio di formazione, organizzato da Resistenze e Istresco.
I concerti. Il 23 aprile, alle 17, all’auditorium di Santa Caterina, gli studenti del liceo musicale Giorgione di Castelfranco Veneto si esibiranno nel concerto “Storia in musica-la Resistenza nel Trevigiano”, regia di Francesca Gallo. Nell’occasione sarà presentato anche il libro “Storie resistenti Treviso 1943-45”, nato da un podcast realizzato da Istresco e diffuso nelle scuole, che scandaglia tra chiari e scuri, senza ideologie e con grande attenzione alla ricostruzione storica, i dettagli della Resistenza trevigiana. Il podcast si può ascoltare al seguente link: https://creators.spotify.com/pod/profile/istresco-aps/.
Sabato 26 aprile, alle 20.30 nell’auditoriun Cgil Alessio Lega presenta, “Qui radio Libertà. La Resistenza in 100 canti”, a cura di Anpi.
Il 29 aprile, dalle 20.30, nella chiesa di San Teonisto, il direttore di fondazione Benetton, Luigi Latini, farà un’introduzione sul recupero della chiesa e del suo ciclo pittorico dopo i bombardamenti del 1944, a seguire, cinquanta donne del coro dell’Università popolare Auser intraprenderanno un “Viaggio nelle storie più infime della Resistenza”. Il concerto sarà anche interpretato nella lingua dei segni.
Le mostre. Per tutta la durata del festival, dal 16 aprile al 6 maggio, sono in programma tre mostre, una a San Gaetano, “R3! Resistere, ricordare, rinnovare” con i lavori realizzati dagli studenti dell’Istituto Engim Turazza, grazie a un lavoro di divulgazione storica portato avanti da Istresco. Nell’altra sede del museo nazionale Collezione Salce, sarà invece esposta una selezione di manifesti sull’elaborazione del concetto di libertà, presenti nella collezione Salce, e una ventina di rarissimi manifesti murali affissi in città durante i giorni della Liberazione e nell’immediato dopoguerra, appartenenti alla collezione Vanzella e a cura dell’associazione Piccola Atene, manifesti che accompagnarono la città fino al 15 luglio 1945, quando venne organizzata la prima mostra d’arte libera. Infine, nella sala del Capitolo del Seminario, dal 24 aprile al 31 maggio, sarà visitabile la mostra “Risorgerà più bella di prima. I bombardamenti, la solidarietà e la ricostruzione nelle fotografie e nelle carte degli istituti culturali diocesani, a cura della Curia vescovile e della Biblioteca del Seminario.
Il 25 aprile tutte le istituzioni e associazioni parteciperanno alle celebrazioni ufficiali in città. Per informazioni rivolgersi a Istresco.