Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Mons. Collar saluta la diocesi di Misiones e Ñeembucu. Il messaggio del vescovo Tomasi
Mons. Pedro Collar, nominato dal papa vescovo di Ciudad del Este, ha salutato ieri la diocesi di San Juan Bautista de las Misiones e Ñeembucu, che ha guidato a partire dal 2017. Mons. Collar, sessantenne, torna, da vescovo, nella sua diocesi d’origine, dove è stato anche vicario generale. Ciudad del Este è un’importante città, la seconda del Paraguay, con i suoi 300 mila abitanti, si trova nel sudest del Paese, alla “triple frontera” con Brasile e Argentina, lungo il rio Paraná.
Il rito di ringraziamento a mons. Collar è stato semplice e sincero, come abitudine del popolo paraguagio. E ha coinvolto anche la nostra diocesi, poiché nella diocesi di Misiones e Ñeembucu prestano servizio i nostri missionari fidei donum (attualmente due sacerdoti e due cooperatrici pastorali), che seguono pastoralmente le comunità di Villalbin, Laureles, Cerrito e Yabybyry, oltre che alcuni servizi diocesani. Mons. Collar, fin da subito, ha valorizzato la presenza dei missionari e ha stabilito con la diocesi di Treviso forti relazioni, a cominciare da quella con il vescovo Michele Tomasi, che circa un anno fa si è recato in visita in Paraguay. Dal canto suo, mons. Collar è stato più volte nella nostra diocesi.
Durante la celebrazione di ieri, è stato letto un messaggio del vescovo Michele, scritto in spagnolo (e qui tradotto in italiano): “La Diocesi di Treviso - scrive il Vescovo - sente il bisogno di unirsi alla chiesa di Misiones e Ñeembucu riunitasi oggi per celebrare l’Eucaristia in ringraziamento per il servizio pastorale svolto dal suo vescovo, mons. Pedro Collar Noguera. Mi faccio portavoce della Chiesa trevigiana ringraziando Dio per il dono prezioso di aver incontrato un ‘pastore che ha l’odore delle pecore’, ma desidero anche esprimere la mia personale gratitudine per la gentilezza e la sollecitudine con cui ha accolto, accompagnato e incoraggiato i sacerdoti e cooperatrici pastorali fidei donum che dalla mia Diocesi sono stati con Lei, Eccellenza, al servizio della Chiesa di Misiones e Ñeembucu”.
Prosegue mons. Tomasi: “Un anno fa ho avuto la felice opportunità di farle visita; qui a Treviso ho ascoltato anche la testimonianza di chi si è sentito ‘a casa’ con lei, nella sua casa, fratello tra fratelli. Non si tratta solo di qualità umane, ma anche di carismi per l’edificazione della Chiesa; sono carismi necessari oggi per una Chiesa veramente capace di ascolto e di accoglienza, per una Chiesa ‘famiglia di Dio’, dove vi sia spazio e accoglienza per tutti senza esclusione, una Chiesa missionaria aperta al mondo intero. La sua azione pastorale, Monsignor Pedro, si è espressa attraverso quell’umanità accogliente che ha sostenuto e incoraggiato anche la vocazione missionaria della chiesa trevigiana che il Signore mi ha affidato”.
Conclude il messaggio: “Essere fidei donum e chiese sorelle che camminano insieme, ci arricchisce reciprocamente e ci rafforza nella fede. Pertanto, con la certezza di esprimere anche il sentimento di tutti i sacerdoti e cooperatrici pastorali fidei donum che si sono succeduti nel corso degli anni (soprattutto nelle parrocchie di San Juan Bautista Ñeembucu, Tacuaras, Guazucuá, e ora a Villalbin, Laureles, Cerrito e Yabybyry) chiedo l’intercessione della Vergine di Caacupé, Madre di Gesù e nostra, perché benedica lei, monsignor Pedro, e attraverso lei le Chiese che Ella ha accompagnato e continuerà ad accompagnare”.