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Morto Francesco Canella, fondatore dei supermercati Alì

L’imprenditore è mancato nella serata del 30 gennaio, aveva da poco compiuto 92 anni

E’ con una foto in bianco e nero e un semplice “Grazie, sig. Francesco”, che il gruppo Alì supermercati dà l’addio al proprio fondatore, l’imprenditore padovano Francesco Canella. Il presidente di Alì è morto il 30 gennaio in ospedale a Padova, aveva da poco compiuto 92 anni. Lascia la moglie Rossella, compagna di una vita, degli amati figli Marco e Gianni, i nipoti Davide, Elisa e Agata, i fratelli Pietro e Settimo e i nipoti tutti.

Con queste parole lo ha ricordato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Canella aprì il suo primo punto vendita nel 1971 a Padova. A riprova del suo grande talento imprenditoriale, oggi la rete di supermercati Alì ha raggiunto la bellezza di 117 punti vendita, in Veneto e anche in Emilia Romagna. E la stessa Padova, giustamente, lo omaggiò con il conferimento della laurea honoris causa in Food&Wine da parte dell’Università patavina”. “Con Francesco Canella - ha proseguito il presidente - il Veneto perde uno dei suoi più grandi imprenditori del food, ma non solo, perde un uomo geniale, buono, sensibile, che ha dedicato parti importanti della sua vita di uomo e di imprenditore al volontariato, alla beneficienza, al sostegno del suo Veneto nelle situazioni di crisi, come nel 2018, quando lanciò una grande raccolta fondi tra i clienti dei suoi supermercati per aiutare i territori devastati dal maltempo di allora con un esito straordinario, o quando fece importanti donazioni donò all’ospedale di Padova in periodo Covid”.

Poi il presidente Zaia ha rivolto le sue condoglianze alla famiglia: “Una vita spesa per la sua impresa, la sua famiglia, ma anche per la collettività veneta, della quale si sentiva, ed era, orgoglioso componente. Alla sua famiglia e a tutti coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato rivolgo le mie più profonde condoglianze”.

Al cordoglio si sono uniti anche il presidente e il segretario generale della Camera di commercio di Padova, Antonio Santocono e Roberto Crosta che lo ricordano: “Una tenacia incrollabile unita a un grandissimo spirito di sacrificio, la capacità di innovazione e di gettare lo sguardo «oltre», dimostrata fin da giovanissimo e conservata intatta con l’avanzare degli anni, la convinzione che le persone - i collaboratori - siano davvero al centro dell’impresa, l’attenzione reale alla dimensione sociale del fare impresa fin dagli anni Novanta, quando questo tema era ancora un po’ fuori dei radar. Francesco Canella ha incarnato nel modo migliore e più alto i valori propri del tessuto economico del nostro territorio. Ci lascia un’eredità grandissima, non solo per l’enorme indotto generato, per le migliaia di posti di lavoro creati grazie a quella sfida partita dal suo coraggio e da un piccolo negozio di quartiere, ma anche per l’esempio che ci ha regalato diventando fra i primi protagonisti di uno stile imprenditoriale nuovo. «Voglio che la mia azienda sia un luogo dove sia i miei clienti sia i miei collaboratori si sentano a casa», amava ripetere spesso: non uno slogan, ma una convinzione profonda, che perseguiva con la cura meticolosa della qualità - che ben traspariva negli ambienti dei suoi supermercati - e delle relazioni, verso i propri dipendenti e nel servizio alla clientela. Nel 2019, in occasione della consegna della laurea ad honorem in Italian Food and Wine al Bo, aveva concluso con queste parole la sua lectio magistralis: «Mi auguro che il mio esempio di vita possa essere d’aiuto a tutti quei giovani che credono nel futuro della nostra bella Italia. Bisogna mettersi sempre in gioco, affrontando le difficoltà con coraggio, lavorando con passione senza perdere mai l’entusiasmo e la voglia di fare e di innovare». Un messaggio semplice e diretto, senza orpelli, come era nel suo stile, un invito che vogliamo e dobbiamo fare nostro”.

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