Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Qui sono i leoni
E' un momento di grandi soddisfazioni per lo sport italiano a livello internazionale. Su tutte, la storica vittoria del Benetton Rugby nella Rainbow Cup
Lo sport italiano dà evidenti segni di risveglio. Basti pensare negli ultimi mesi come i nostri atleti si siano ben comportati al Giro d’Italia ad esempio con il secondo posto di Damiano Caruso.
E che dire del tennis con Matteo Berrettini, che dopo l’exploit italiano al Roland Garros, si aggiundica il Queen’s, il grande torneo che fa da preliminare a Wimbledon. E potremo continuare a elencare i successi nel nuoto, nell’atletica, in attesa delle prossime sfide dell’Italia del calcio, che ha chiuso con tre successi e senza subire gol la prima fase dell’Europeo.
Ma se c’è uno sport il cui risultato fa sensazione a livello internazionale è quello ottenuto dal rugby Benetton che allo stadio di Monigo, sabato 19 giugno, davanti a 1.250 fortunati spettatori per la prima volta ritornati sugli spalti, ha sconfitto i sudafricani del Vodacom Bulls di Pretoria per 35 a 8, cinque mete contro una sola sudafricana, nella prima edizione del Pro 14 Rainbow Cup. Certo tutti i risultati ottenuti specie in competizioni internazionali fanno onore e hanno un impatto mediatico non indifferente, ma quello ottenuto dal Benetton Rugby ha qualcosa di storico, di sensazionale. Intanto perché ottenuto in uno sport, il rugby, dove sino a ora l’Italia e le franchigie italiane hanno sempre fatto molta fatica che tradotto significa che non hanno mai vinto nulla; non parliamo poi della Nazionale…
Il Benetton rugby è, quindi, la prima squadra italiana in assoluto a trionfare in una competizione internazionale come questa che fra le altre cose è alla sua prima edizione rivoluzionata a causa Covid. Infatti in origine il Pro 14 Rainbow Cup (già noto come Guinness Pro 14 Rainbow Cup) doveva essere il primo torneo transnazionale di rugby a 15 tra club delle federazioni italiana, gallese, irlandese, scozzese e sudafricana (ben 4 squadre) in programma dal 24 aprile al 19 giugno con girone unico e finalissima assegnata a Treviso, stadio Monigo. Il Covid però ha imposto delle restrizioni e allora gli organizzatori hanno optato per i due gironi, quello dell’Emisfero Nord, con le squadre europee, e quello dell’Emisfero Sud con quelle sudafricane, lasciando sempre la finale unica a Treviso. Il Benetton, dopo un inizio di stagione piuttosto incerto, ha cominciato a macinare gioco e risultati proprio nella Rainbow Cup fino ad approdare alla finalissima. Finalissima che pareva già segnata visto che i Bulls di Pretoria erano dati per strafavoriti. Nella loro storia infatti non avevano mai perso una finale e avevano anche vinto tre edizioni del SuperRugby, il torneo sudafricano (non una cosa qualsiasi, tanto per capirci…). Invece lo sport riserva sempre delle sorprese e un vincitore si decreta sempre alla fine della competizione, mai prima.
Infatti a Monigo, davanti al proprio pubblico tanto entusiasta quanto incredulo, il team trevigiano ha battuto i sudafricani e scritto una pagina di storia. Un sogno diventato realtà. Senza dubbio il trofeo più prestigioso per il club trevigiano che ha già vinto 15 scudetti, 4 coppe Italia e 2 Supercoppe, ma anche del rugby nazionale. Insomma con questa vittoria il Benetton rugby colma un vuoto non indifferente e prosegue in quel trend positivo dello sport italiano degli ultimi mesi. Al termine della gara, anche la soddisfazione per Paolo Garbisi, mediano d’apertura del Benetton e della nazionale, di essere il player of the match nella finale di Monigo e inserito tra i Top Performers di tutto il torneo.
Emozionante il saluto dei tifosi a Jayden Hayward che lascia l’Italia dopo sette stagioni con la Benetton e tre anni con la maglia dell’Italia. Farà ritorno in Australia con la famiglia per stare di più vicino a moglie e figlio.
Per completare al meglio la stagione sportiva, non resta ora che attendere i risultati della nazionale di calcio impegnata sabato 26 contro l’Austria, negli ottavi di finale degli Euopei.