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“Il più bel calcio l’ho visto dai lagunari”

Venezia: grande festa per la promozione in serie A e i complimenti di mister Claudio Foscarini

Il Venezia calcio ritorna in serie A dopo 19 anni; il Cittadella rimane in serie B, dopo due finali playoff perse. Nel complesso, però, è stato un trionfo del calcio Veneto. Lo conferma Claudio Foscarini, tecnico trevigiano ora a Bergamo, per una decina d’anni sulla panchina del Cittadella: “Il Venezia ha prodotto il più bel calcio della serie B, meglio ancora di quello dell’Empoli”. Un bel riconoscimento per una società che negli ultimi vent’anni è passata dall’inferno al paradiso e ritorno e trovando la serie A da matricola. Ma prima di arrivare a questo risultato storico il Venezia del dopo Zamparini è passato per due fallimenti, una mancata iscrizione al campionato e poi ancora nel calcio dilettanti, con proprietà passata di mano tra russi, americani e faccendieri nostrani. Poi l’ultimo colpo a sorpresa nel 2019 quando una retrocessione è stata cancellata, grazie alla mancata iscrizione del Palermo, e il Venezia è stato ripescato in B. Un campionato di B tranquillo? Nemmeno per sogno, perché quel torneo fu scosso dall’avvicendamento al vertice societario fra il presidente americano Joe Tacopina e l’imprenditore americano Duncan Niederauer.

Quest’ultimo puntò sul terzetto Mattia Collauto (ds), Paolo Poggi (responsabile dell’area tecnica) e Paolo Zanetti (allenatore) riuscendo oggi a centrare proprio questa storica promozione in serie A. Una promozione che porta la firma anche di Bocalon, il giocatore veneziano che ha firmato l’1-1 definitivo in questa finale promozione giocata in un Penzo vuoto a causa delle restrizioni pandemiche, ma con i tifosi lagunari fuori dallo stadio prima a seguire con trepidazione ciò che avveniva all’interno e poi a gioire per calli, canali e campielli per questa attesa risalita in serie A. Una partita vibrante con un risultato in palio troppo importante: la promozione. “In tutta sincerità mi aspettavo proprio una partita del genere - commenta Claudio Foscarini -. Il Cittadella aveva un risultato a disposizione e poteva giocare solo in una certa maniera, cioè attaccando. Mi incuriosiva invece capire come avrebbe giocato il Venezia e mi ha ancora una volta sorpreso positivamente così come ha fatto in tutta questa stagione”.

Ecco appunto, il Venezia…
Per me è la squadra che ha espresso il miglior gioco della serie B quest’anno. Migliore anche dell’Empoli che ha vinto il torneo. I lagunari hanno espresso un gioco arioso, sempre propositivo e per questo è giusto che salgano in serie A;

Ed il Cittadella alla seconda finale persa?
C’è un aspetto che sfugge ai più. Bisogna pensare che il Cittadella ogni anno compie una piccola rivoluzione, cambiando completamente squadra. Ogni anno l’allenatore deve ripartire da zero con l’obiettivo della salvezza; poi se arriva qualcosa in più meglio. State certi che il prossimo anno il Cittadella si presenterà con una squadra rinnovata il cui obiettivo sarà sempre una buona salvezza; questa è la forza di questa società.

Il prossimo anno il Venezia in serie A: con questa squadra?
Secondo me no. Da quello che ho visto quest’anno al Venezia in serie A occorrono almeno quattro nuovi rinforzi. Poi il nodo da sciogliere sarà quello dell’allenatore. Se Zanetti rimane può essere certamente un vantaggio ai fini di una eventuale salvezza. Se dovesse andare via la società dovrà ripartire da zero.

In B quest’anno anche il Chievo e il Vicenza…
A mio avviso il Chievo ha fatto un buon campionato. Poteva forse sperare in qualcosa in più ma ha fatto un campionato da 6.5. Il Vicenza, invece, dopo una prima parte difficile. pensavo che nella seconda parte dell’anno potesse esprimersi meglio magari anche lottare per i playoff.

E cosa pensa del Padova in C, che ha mancato nuovamente la promozione?
Secondo me quest’anno società e squadra devono fare un mea culpa. Ero convintissimo che la squadra, visto l’organico, potesse farcela, ma nell’ultimo mese di gare ha sciupato tutto quello che di buono era riuscita a fare prima. Qualche episodio negativo a Trieste, a mio avviso, ha condizionato negativamente il prosieguo del torneo. Dispiace perché quest’anno il Padova è stato superiore al Perugia.

E a proposito di note negative, il Treviso proprio non decolla. Perché?
Da ex della squadra aspetto sempre che il Treviso salga di categoria. Ma se non c’è una società con le idee chiare è molto difficile. Credetemi, non si tratta di soldi, ma di giusti valori, e tutto parte dalla società. E dove ci sono società storiche con un passato, magari anche in serie A, fare calcio è sempre molto difficile.

Mister che calcio vedremo dopo questa pandemia?
Sono convinto che vedremo un buon calcio perché qualcosa di diverso lo stiamo già notando. Poi dal prossimo torneo dovrebbero ritornare gli spettatori sugli spalti quindi c’è proprio la necessità di proporre un bel prodotto. Il primo che ha capito questa esigenza è stato Mancini con la Nazionale e se lo sta facendo lui, lo possono imitare anche gli altri allenatori.

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