Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Giro d’italia: ecco Pogacar, il predestinato
C’è un “cannibale” che si aggira per le strade d’Italia; corre in bicicletta, la sua maglia è rosa e il suo nome è Tadej Pogacar.
Fuor di metafora, il Giro d’Italia numero 107, a scanso di incidenti o infortuni vari, ha già il suo vincitore e cioè il giovane ciclista sloveno destinato proprio a fare la storia di questo sport. Ma il Giro d’Italia di ciclismo, che si sta correndo in questi giorni e che fra poco arriverà proprio nelle nostre zone, conserva comunque il suo fascino di storia, sport, tradizione. Anche se il giudizio di Marco Ballestracci, scrittore e cantore, è diverso. Autore di numerosi libri sul ciclismo fra i quali “Imerio” che ricorda le gesta del vicentino Imerio Massignan (venuto a mancare proprio qualche giorno fa), e per ultimo “Il Veneto in bicicletta”, edito da Antiga, su progetto della Regione Veneto, Ballestracci dice: “In questi giorni stiamo vedendo la grande differenza che c’è fra il Giro d’Italia e il Tour de France. Al Tour c’è Vingegard (ora però infortunato) e c’è battaglia. Qui non c’è e per Pogacar non ci sono rivali. Ma deve stare molto attento perché stravincere può essere pericoloso, vedi Pantani. Poi, diciamoci tutta la verità: a livello internazionale per i corridori il ciclismo è Tour de France, la Roubaix e le Fiandre. Insomma, un ciclismo eroico e questa è la parte bella di questo sport”. Quel ciclismo di Imerio Massignan che Ballestracci ha raccontato nel libro e racconta nei suoi spettacoli: “In «Il Veneto in bicicletta» ci sono parecchie foto di Imerio, così come di Vito Favero, perché sono i prototipi dei ciclisti veneti. Quando, cioè, il ciclismo era un’esperienza da vivere a differenza di oggi che è un mestiere. Paragoni tra Imerio e Tadej? Impossibile, perché Tadej è uno simpatico e vincente, mentre Imerio è stato simpatico e perdente. Due mondi diversi, ma noi amiamo i perdenti”. Infine, quest’anno il Giro transiterà sul monte Grappa che quasi sicuramente non sentenzierà chi vincerà o perderà il Giro: “Due volte sul Grappa sarà entusiasmante. Spero di andarci anch’io con gli amici. Sarà una tappa molto impegnativa e un epilogo bellissimo, anche se sarà tutto deciso, a meno che Pogacar non si elimini da solo”.
Passa il Giro in diocesi
Il Giro transiterà nel nostro territorio giovedì 23 maggio, nella 18ª tappa da Fiera di Primiero a Padova, di 178 km. Entrerà in territorio trevigiano da Valdobbiadene e, poi, proseguirà verso Martellago fino a giungere all’arrivo proprio a Padova. Dopo la 19ª tappa, prettamente friulana (partenza da Mortegliano e arrivo a Sappada) di venerdì, la tappa clou del Giro numero 107 è la numero 20 e cioè Alpago-Bassano del Grappa, con la doppia salita del Monte Grappa di 184 km. Il giorno successivo gran finale del Giro con la passerella a Roma. Quella di sabato 25 maggio sarà una tappa corsa quasi esclusivamente in territorio trevigiano, con esclusione dell’arrivo che sarà nel vicentino. I corridori affronteranno l’insidioso muro del Poggio dopo 30 chilometri e a Possagno sarà posto un traguardo volante (75 km). Infine, le due spettacolari scalate del Monte Grappa che sicuramente rimarranno nella storia dello sport locale e, probabilmente per il risultato, anche per quello nazionale. E per cercare di dare ordine al grandissimo afflusso di sportivi che si stanno mobilitando per salire in Grappa, l’Unione montana del Bassanese e l’Ipa Terre di Asolo e Montegrappa hanno apportato delle limitazioni al traffico in tutte le strade d’accesso. Venerdì 24 maggio dalle 18, divieto di circolazione per tutti i mezzi, a eccezione dei soli autoveicoli e velocipedi (non potranno circolare camper, carrellati, pullman, trattori, furgonati e qualsiasi mezzo adibito a campeggio). Sabato 25 maggio, dalle 24, divieto di circolazione per tutti i veicoli, a eccezione di quelli dei residenti e dei lavoratori negli esercizi presenti sul Massiccio del Grappa. Dalle 6 del mattino divieto di circolazione nelle strade d’accesso a Cima Grappa, eccetto cicli e pedoni. La transitabilità della strada sarà garantita esclusivamente fino a due ore e mezza prima del passaggio della carovana del Giro d’Italia. Le strade riapriranno al termine del passaggio, previsto verosimilmente tra le 19 e le 19.30 di sabato 25 maggio, con il senso unico in discesa fino al completo decongestionamento della viabilità.
Per garantire il corretto flusso di traffico agli sportivi in arrivo, saranno predisposte delle zone filtro già dalle 6 del mattino di sabato 25 maggio, con limitazioni al traffico nelle vie percorse dalla gara e strade interferenti anche al fine dell’allestimento dei mezzi pubblicitari e di intrattenimento collegati al Giro d’Italia. Una settimana prima della tappa, la polizia effettuerà una serie di controlli e le limitazioni al traffico potranno subire ulteriori modifiche. Saranno adibite delle aree di parcheggio a valle, nelle seguenti località: Romano d’Ezzelino all’uscita Romano nord della SS 47 Valsugana; Borso del Grappa in arrivo dalla SP 26 e da via Molini: Bassano del grappa nella zona Baxi, quartiere Santa Croce.