Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Una mostra fotografica racconta il dolore delle madri migranti
Iniziano questa settimana gli eventi organizzati dalla rete “Non si tratta”.
Si parte con la mostra fotografica di Stefania Prandi “Le madri lontane”, racconto per immagini delle donne rumene e bulgare che vengono in Italia a lavorare come braccianti per garantire un futuro ai figli. Sono donne europee, come noi.
Vengono in Italia per lavorare.
La giornalista e fotografa racconta la loro fatica e il dolore della distanza.
Le migranti sono costrette, per ragioni economiche, a lasciare il loro Paese per lavorare nei campi italiani, spagnoli e tedeschi, dove si coltivano la frutta e la verdura vendute in tutta Europa. Affrontano condizioni spesso disumane. Violenza, ingiustizia, soprusi e povertà sono i regolatori delle giornate lavorative.
A casa, le bambine e i bambini restano con le nonne e diventano, per il tempo della lontananza, “orfani bianchi”.
Le foto raccontano di Petra: uno dei suoi figli doveva essere operato a un’ernia inguinale grave. Per lei non c’era altro modo per pagare le medicine: doveva lasciare i suoi nove figli nella Moldavia rumena e diventare una bracciante in Italia. Raccontano di Svetlana, trentanove anni, partita quando la figlia più piccola aveva un anno, lasciandola con la nonna. Appena la bimba ha imparato a parlare, ha iniziato a chiedere alla mamma: “Quando torni? Come mai ci hai lasciate sole?”. Dopo quattro anni Svetlana l’ha portata in Italia perché non ce la faceva più. Di Iva, cinquantatré anni. Quando i suoi due figli erano adolescenti è partita per l’Italia per lavorare come bracciante: “Avevamo bisogno di soldi per comprare i libri e per le altre spese. I miei figli stavano in Bulgaria con mia suocera”. Una mostra che racconta il coraggio e la sofferenza di tante donne che hanno sacrificato tutto per cercare un futuro migliore. Sabato e domenica, 9 e 10, 16 e 17, 23 e 24 marzo, dalle 11 alle 19 a Treviso, nell’oratorio Oikos in via Canoniche 7. Inaugurazione l’8 marzo alle 17.30.
Il 15 marzo ci sarà anche un corso di formazione degli insegnanti di Religione cattolica delle scuole superiori in collaborazione con l’ufficio Irc, con Mirta dal Pra che, il 16 alle 10.30, terrà un incontro aperto sulle relazioni con i migranti. Sabato 23 alle 17.30, musiche e testi dal reportage di Prandi, con la partecipazione del Vescovo. Gli ultimi due eventi, sempre in oratorio. Informazioni a nonsitrattatreviso@gmail.com.