Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Giovani volontari dall’Ecuador alla Stella Maris di Bibione
Dalle Ande alla spiaggia di Bibione. Un’esperienza indimenticabile, all’interno di un progetto che potrà portare ulteriori frutti, quella fatta in queste settimane da quattro giovani dell’Ecuador, per la precisione tre ragazze (Julissa, Rosa e Leidy) e un ragazzo (Byron), che hanno prestato servizio nella casa Stella Maris di Bibione, dove si svolgono, come è noto, sia vacanze al mare che le consolidate attività all’insegna dell’inclusione.
“L’iniziativa - spiega da Bibione Franco Parpinello, referente per la gestione di Stella Maris - è partita ancora nel settembre scorso. Per la verità, l’idea iniziale era quella di procedere all’assunzione stagionale di alcuni giovani del Paese sudamericano. Per questo, avevamo parlato con ragazzi di diverse comunità, grazie anche alla mediazione del Gruppone. A gennaio abbiamo avviato la procedura di assunzione, per scoprire che mancano, tra Italia ed Ecuador, gli accordi bilaterali necessari per perfezionare l’iter”.
Ormai, però, i ragazzi erano “lusingati” dalla possibilità di fare un’esperienza in Italia. Così, i quattro giovani hanno preso l’aereo e, dopo aver fatto un corso di italiano e uno per servire a tavola, sono stati “catapultati” alla Stella Maris. Il tutto, sempre grazie alla vicinanza del Gruppone, che attraverso iniziative di auto-finanziamento ha consentito che i giovani potessero effettuare i voli aerei. Entrati con permesso turistico, sono stati a tutti gli effetti dei volontari.
E, come racconta sempre Parpinello, si sono rivelati una presenza vivace e preziosa: “Sono stati bravi, hanno appreso velocemente l’italiano e hanno parlato molto con gli ospiti”.
Per il futuro, resta l’idea di una presenza più strutturata, tornando alla proposta iniziale di assumere alcuni giovani per la stagione. A questo proposito, sono in corso delle verifiche, anche con la Regione, per capire se la cosa può essere possibile. E rendere, così, la casa Stella Maris ancora di più un luogo di accoglienza.