mercoledì, 25 dicembre 2024
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Scuole e associazioni di categoria insieme aiutano una scelta mirata

Il Veneto si conferma tra le regioni italiane con la più alta percentuale di iscritti ai percorsi di formazione tecnica e professionale. Una scelta informata evita rallentamenti nella carriera scolastica

Francesco Nalini, consigliere delegato all’Education di Confindustria Veneto Est, commentando i dati delle iscrizioni alle scuole superiori ( foto in alto a sinistra), ha dichiarato: “Il Veneto si conferma tra le regioni italiane con la più alta percentuale di iscritti ai percorsi di formazione tecnica e professionale. Come Associazione consideriamo fondamentale che questa scelta sia compiuta in modo consapevole e informato, così da evitare possibili difficoltà o rallentamenti successivi”.

Lo scorso ottobre Confindustria Veneto Est ha promosso un programma di conoscenza rivolto alle famiglie degli studenti di seconda e terza media. “Cosa farai da grande” il titolo, che presentava un panorama dei diversi percorsi educativi, le opportunità professionali e la testimonianza di giovani e imprenditori.

“E’ un’iniziativa di EducationNext, il programma di attività dell’Area Education che, da parecchi anni, mette in relazione scuola e università con le imprese. Crediamo molto a percorsi di eduzione tecnica superiore post diploma, gli Its, Istituti tecnici superiori, che vedono una presenza diretta di imprenditori negli organismi direttivi e nei diversi indirizzi, assicurando percentuali altissime di assunzioni”.

Dania Sartorato, presidente Unione provinciale Confcommercio Treviso: “Da anni collaboriamo con le scuole superiori, di ogni tipo, nella fase di orientamento; inoltre, sosteniamo i percorsi di alternanza scuola-lavoro, poi diventata Pcto (percorsi per competenze trasversali e orientamento). Come Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), il nostro interlocutore privilegiato sono gli alberghieri. Tra le collaborazioni più interessanti ci sono gli Its del turismo, ospitalità e ristorazione, sia a Villorba che nelle varie sedi del Veneto”.

Sicuramente il calo demografico da una parte, unito all’incremento di alcuni settori legati a ricettività e turismo, fanno sentire la carenza di certe figure; in altri settori mancano addetti alle vendite specializzati come banconieri, macellai, panificatori, esperti di e-commerce. “Al netto di questo, nel terziario c’è spazio per tutte le professioni e soprattutto per i giovani, qualsiasi laurea o diploma scelgano. Quello che conta è la voglia di imparare, di mettersi in gioco, di apprendere le lingue, di avere adeguata preparazione digitale, di porsi in una relazione empatica col cliente, di capire i trend del mercato”.

Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana: “Il mondo del lavoro continua ad essere protagonista di repentini cambiamenti tecnologici e organizzativi. Confartigianato, consapevole della sfida, ha puntato in un rapporto continuativo con la scuola. Il filo conduttore di tutte le progettualità associative è coinvolgere sempre più le scuole del territorio, gli istituti di ogni ordine e grado, le scuole superiori come quelle medie. Un primo filone riguarda l’orientamento; il secondo la ricerca di nuovi talenti e la loro valorizzazione, già a partire dalle aule scolastiche; terzo e ultimo filone la formazione dei giovani, attraverso due strade prioritarie: i maestri artigiani che entrano nei laboratori delle scuole professionali; dall’altra il grandissimo investimento associativo nell’apprendistato duale. Esperienza insostituibile, che consente ai ragazzi di appassionarsi a un mestiere e di acquisire le competenze necessarie, ricevendo uno stipendio, oltre alla possibilità di incominciare a costruirsi un futuro previdenziale da giovanissimi”.

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