martedì, 19 novembre 2024
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Scuola, il piano dei nuovi dimensionamenti. Nel nostro territorio cinque accorpamenti

Si è concluso l’iter per definire il dimensionamento degli Istituti scolastici per il 2024-25, che ha visto lavorare in sinergia Ufficio scolastico e Regione Veneto. Unico istituto comprensivo per Galliera-Tombolo, Scorzè-Peseggia. Ponte di Piave-Salgareda, Istrana-Trevignano. A Castelfranco Itis Barsanti e Ipia Galilei diventano un unico istituto

“E’ stato fatto un buon lavoro, in un clima di positiva collaborazione, con la regia della Regione Veneto”. Si è concluso l’iter per definire il dimensionamento degli Istituti scolastici per il 2024-25 e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto si unisce alla soddisfazione dell’Assessore regionale Elena Donazzan. “Concludiamo – ha detto ancora Marco Bussetti - tra le prime regioni in Italia il complesso cammino verso il nuovo dimensionamento degli Istituti Scolastici per l’anno 2024-25”. Con la Regione Veneto, segnatamente l’Assessore all’Istruzione, Elena Donazzan, l’Ufficio scolastico regionale per il Veneto ha condiviso le tappe di questo provvedimento. “Abbiamo anche potuto contare sulla collaborazione degli Enti locali, Province e Comuni, nella risoluzione delle diverse questioni che accompagnano provvedimenti così importanti per la vita sociale e civile. La scuola e le nuove generazioni devono restare in cima ai nostri pensieri anche nelle scelte amministrative per garantire a alunni e docenti le migliori condizioni per l’apprendimento”.

Il piano, nel nostro territorio, provvede l’accorpamento di cinque Istituti comprensivi: Galliera Veneta e Tombolo, in provincia di Padova, daranno vita a un unico istituto, e così pure Scorzè e Peseggia (entrambi nel Comune di Scorzè), in provincia di Venezia. Per quanto riguarda la provincia di Treviso, vengono accorpati Istrana e Trevignano, e così pure Ponte di Piave e Salgareda. Inoltre, a Castelfranco Veneto, l’istituto tecnico Bardanti e l’istituto professionale Galilei, diventano un unico istituto, l’Iis Barsanti Galilei.

L’assessore Donazzan ha chiarito gli scopi del provvedimento: “Non una penalizzazione, ma un efficientamento dell’offerta formativa, che grazie anche al contributo offerto dalla Regione del Veneto nel dibattito nazionale, ha puntato sulla razionalizzazione dei dirigenti scolastici ed amministrativi lasciando spazio di autonomia alla Regione nel mantenimento di punti di erogazione del servizio in luoghi disagiati. Grazie a questa maggiore discrezionalità da parte delle regioni, ad esempio, abbiamo preservato l’autonomia scolastica ad un istituto che ha soli 160 studenti a Forno di Zoldo e dato delle raccomandazioni, rispondendo alle esigenze espresse della provincia di Rovigo, affinché i nuovi dirigenti delle scuole accorpate assicurino pari attenzione e presenza in tutti i plessi di loro competenza”. La riorganizzazione del sistema scolastico, richiesta dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza, Pnrr, ai fini del contenimento della spesa, si è conclusa con decreto del Ministero dell’Istruzione e del merito d’intesa con il Ministero dell’economia e ha previsto il riconoscimento al Veneto, per l’anno scolastico 2024-2025, di 560 autonomie a fronte delle 592 attuali.

Per il 2025/2026 le autonomie riconosciute saranno 556; per l’anno scolastico 2026/2027 saranno invece 550.

“L’obiettivo primario del provvedimento – spiega ancora l’assessore Donazzan - è l’efficientamento della rete scolastica per raggiungere una dimensione degli istituti adatta ad assicurare la continuità e la stabilità nei prossimi anni, pur tenendo conto di situazioni particolari legate al territorio, o al disagio ambientale, sociale ed economico. Dal mese di luglio siamo al lavoro per predisporre un piano, nel rispetto delle Istituzioni e con grande equilibrio, che razionalizzi e metta a sistema l’offerta dei poli scolastici, per poter garantire un utilizzo più attento delle risorse mantenendo nel contempo uno standard elevato non solo nell’offerta formativa ma anche nelle strutture e nei locali dedicati all’insegnamento. Abbiamo cercato di contemperare l’interesse pubblico alla sostenibilità e all’efficienza della rete scolastica con l’esigenza di salvaguardare i servizi in territori caratterizzati da particolare configurazione orografica o contraddistinti da viabilità disagevole”.

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