Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Sanità: Veneto “promosso”
Un vecchio detto napoletano recita: “E figli se vasano ‘nsuonno”, che in italiano si traduce con “I figli si baciano quando dormono”. Le lodi ai figli si fanno quando non se ne accorgono, altrimenti si montano la testa. La stessa tentazione si potrebbe avere con i risultati dell’indagine “Cure essenziali 2022” condotta dal Ministero della Salute sui Livelli essenziali di assistenza (Lea).
L’indagine mostra che il Veneto è la seconda regione in graduatoria, dopo l’Emilia-Romagna, con un punteggio di 281,84, andando ben oltre il livello base. Ma forse è meglio non dirlo ad alta voce, per non rischiare che questi risultati diventino un motivo di auto-compiacimento e riportino a un aumento delle liste d’attesa.
D’altro canto, ci sono sei regioni nettamente sotto la soglia: Abruzzo, Sicilia, Molise, Sardegna, Valle d’Aosta e Calabria, che risultano quindi inadempienti sui Lea. I dati si riferiscono all’anno 2022. Dal 2020 si applica il Nuovo sistema di garanzia (Nsg), suddiviso in tre aree: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera. In ogni area, le Regioni possono ottenere un punteggio tra 0 e 100 e vengono considerate adempienti se raggiungono almeno 60 punti in tutte e tre le aree.
Nell’area prevenzione, il Veneto arriva a 94,08 punti (Trentino 94,27 ed Emilia-Romagna 96,13); nell’area assistenza distrettuale, medicina sul territorio, ottiene 96,40 punti, superato solo dalla Toscana di due centesimi di punto. Per l’area ospedaliera, il Veneto si colloca al quarto posto con 91,36 punti. La fondazione Gimbe ha analizzato le differenze tra gli adempimenti del 2021 e quelli del 2022: Il Veneto è la regione che è migliorata di più, con un incremento di ben 16,96 punti.
L’analisi evidenzia che la copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per il ciclo base contro polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse e Hib, e la copertura contro morbillo, parotite e rosolia raggiunge nel Veneto il punteggio massimo, ovvero 100. Ottimi risultati anche per l’indicatore dei controlli veterinari. La quota di prestazioni ambulatoriali in classe di priorità B garantite entro i tempi per il Veneto è a 92,46 punti, dietro a Basilicata, Campania, Abruzzo, Marche, Lombardia e Umbria.
Come già evidenziato nei numeri scorsi dal nostro giornale, si migliora, nel 2024, almeno a giudicare dai dati presenti sul portale della Regione Veneto della Sanità. Nell’Ulss 3 hanno percentuali alte di accoglimento quasi tutte le richieste di prestazione: risultano critiche l’esofagogastroduodenoscopia e l’ecografia mammaria bilaterale.
Nell’Ulss 2, le criticità riguardano la mammografia bilaterale, la Tc del torace, la Tc dell’addome, la Rm addome inferiore, cranio e encefalo, e diverse tipologie di ecografie, con una media di accoglimento delle richieste (priorità B) di 87,55 per cento, inferiore rispetto all’Ulss 3 che raggiunge il 97,12 per cento. Media del 93,56% per l’Ulss 6, che comprende Camposampiero, dove è critica la prima visita urologica e l’ecografia mammaria bilaterale. Questi ultimi dati sono aggiornati a giugno 2024.