Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Nel 2024, in provincia di Treviso, 54 vittime della strada
In occasione della Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada di ieri, domenica 17 novembre, la Provincia di Treviso, la Prefettura di Treviso e l’Ulss 2 Marca Trevigiana si sono unite nel cordoglio per le cittadine e cittadini che hanno tragicamente perso la vita a causa di un incidente, esprimendo solidarietà e vicinanza alle famiglie.
Le Istituzioni, unite nelle attività di prevenzione e sensibilizzazione sul tema, anche attraverso le iniziative del Tavolo per la Sicurezza Stradale della provincia, hanno realizzato uno studio sui dati provvisori degli incidenti verificatisi nel territorio nei primi dieci mesi dell’anno e, al contempo, un’analisi socio-sanitaria dei sinistri: l’obiettivo è quello di contribuire a diffondere una maggiore consapevolezza tra la cittadinanza su quali sono le conseguenze di un incidente, a trecentosessanta gradi, e lanciare un invito unitario alla prudenza. Proseguono, di pari passo, le azioni condivise per formare e informare giovani e adulti sui rischi potenziali alla guida e sulle buone pratiche per prevenire uno scontro.
Da gennaio a ottobre, sono 52 le persone che hanno perso la vita a causa di un incidente; a loro, si aggiungono i due sinistri mortali di Resana e Pederobba, accaduti in questa prima metà del mese di novembre, nei quali sono deceduti altri due cittadini. A oggi, dunque, le vittime del 2024 sono 54. Hanno preso parte alla conferenza stampa di presentazione, venerdì scorso, Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Alessandro Sallusto, viceprefetto vicario di Treviso, Francesco Benazzi, direttore generale Ulss2 Marca Trevigiana, Roberto Fava, vicepresidente della Provincia di Treviso con delega alla guida sicura, Marialuisa Ferramosca, direttrice del Suem 118, la Questura di Treviso, la Polizia Stradale, il Comando Provinciale dei Carabinieri, i Vigili del Fuoco.
Un dato drammaticamente in linea con l’andamento dell’incidentalità dell’anno scorso e che sarà monitorato fino a fine anno, quando il Centro di Monitoraggio Incidenti Stradali della Provincia di Treviso, in collaborazione con la Prefettura, raccoglierà le rilevazioni complessive da inoltrare a Istat per le opportune operazioni di verifica e certificazione. Nell’ultimo biennio (2022-2024) la forbice delle fasce d’età più coinvolte nei sinistri mortali vede ai due apici principalmente gli under 30 e gli over 60. La fuoriuscita, dovuta distrazione e all’utilizzo dello smartphone, resta sempre la prima causa d’incidente (29% dei casi). Secondo l’analisi condotta dall’Ulss2, gli incidenti stradali nel biennio 2020-2022 sono la prima causa di anni di vita perduta tra gli uomini e la sesta causa tra le donne. Guardando invece al rapporto tra il consumo di alcol e la guida, i più a rischio risultano gli uomini giovani, tra i 18 e i 34 anni; i cittadini che guidano con un tasso alcolemico a rischio, complessivamente, sono il 7%, rispetto al 5,4% della media nazionale.
Significativamente positivo, invece, la percentuale di utilizzo delle cinture di sicurezza: in provincia di Treviso il 97% delle persone utilizza sempre le cinture anteriori, rispetto all’86% della media italiana. Ogni incidente, di base, comporta un costo sociale di 12.394 euro, in termini di perdita della qualità della vita e della capacità produttiva, danno biologico, costo sanitario per le cure, danno materiale e costi amministrativi. Per ogni persona che perde la vita, i costi sociali aumentano fino a 1.812.989 euro. I mezzi più coinvolti negli incidenti mortali da gennaio a ottobre 2024, sino a oggi, sono auto e moto, le fasce orarie più a rischio tra le 17 e le 18 (7 vittime) e tra le 9 e le 10 (6 vittime). Domenica e lunedì, seguite dal mercoledì, le giornate con più sinistri mortali. Il monitoraggio sull’andamento degli incidenti nel territorio consente alle Istituzioni di implementare, ogni anno, i progetti e le attività di sensibilizzazione sul tema, per diffondere una maggiore cultura della sicurezza tra cittadine e cittadini, di tutte le età, e per attuare una pianificazione degli interventi nelle rispettive aree di competenza. Tra le più recenti iniziative messe in campo in Provincia, si ricorda il “Drive Camp” sulla sicurezza svoltosi al Sant’Artemio l’11 ottobre di quest’anno: una giornata di formazione dedicata in particolare a ragazze e ragazzi delle scuole superiori. Oltre a questo, si ricordano le lezioni di sicurezza stradale nelle scuole superiori, che la Provincia porta avanti da oltre vent’anni e che già in questi primi tre mesi dell’anno stanno coinvolgendo circa 2000 studentesse e studenti di 12 Istituti superiori. Nell’ambito del Tavolo Sicurezza Stradale, sono state avviate l’anno scorso anche giornate formative specifiche dedicate a cittadine e cittadini sopra i 65 anni, tra cui si citano gli appuntamenti di quest’anno a San Zenone degli Ezzelini del 21 febbraio, a Carbonera del 14 maggio 2024, a Spresiano del 17 ottobre e il più recente a Vedelago del 7 novembre 2024. “Oggi abbiamo voluto dare un aggiornamento rispetto all’incidentalità stradale nei primi dieci mesi dell’anno ma soprattutto lanciare un messaggio, come Istituzioni, unitario di solidarietà alle famiglie delle cittadine e dei cittadini che purtroppo hanno perso la vita a causa di un incidente – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – a fronte dei dati, che mostrano un trend in lieve calo negli ultimi anni rispetto al quinquennio precedente, ma che restano comunque tragicamente alti, come Provincia stiamo lavorando costantemente in sinergia con la Prefettura, con l’Ulss e con tutte le realtà del Tavolo per la Sicurezza Stradale (Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Autoscuole, Assicurazioni e Associazioni sensibili al tema) per realizzare specifici appuntamenti dedicati alla cittadinanza, di tutte le età, giovani, adulti e anziani, per fornire informazioni e formazione utili a prevenire i sinistri”.