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Sconfinamenti e Libera organizzano un campo sulla legalità

Quindici ragazzi trevigiani saranno i protagonisti di un campo estivo di tre giorni in Villa Valente Crocco a Badia Polesine (Ro), bene confiscato alla mafia. Conosceranno storie di vittime di mafia, coltiveranno l’orto, cureranno il frutteto, raccoglieranno il miele negli apiari. Ancora pochi posti disponibili

Villa Valente Crocco venne realizzata XVIII secolo ed è situata a Salvaterra, frazione di Badia Polesine, in provincia di Rovigo. Fu acquisita negli anni ’80 dal veronese Francesco Ferrari, narcotrafficante internazionale, anello di congiunzione tra malavita turca e mafia palermitana. Pare che questa fosse la sua villa di campagna, dove trascorreva le vacanze estive. Ferrari fu coinvolto nell’inchiesta denominata “Turchia Connection” ed arrestato negli anni ‘90. Nel 1995 la villa venne confiscata in quanto considerata bene di mafia e da allora ha avuto una nuova vita. Oggi è sede di progetti a scopo sociale e di promozione della legalità.

A fine agosto ospiterà un campo estivo realizzato nell’ambito del progetto “Sconfinamenti. Uscire dai propri confini per crescere una comunità educante” che vede come capofila Volontarinsieme OdV, principale rete di associazioni di volontariato del territorio trevigiano, con oltre 300 esperienze di solidarietà, gruppi e associazioni. Tra queste il Presidio Libera Silea, che ha subito confermato la propria partecipazione attivando anche il coordinamento provinciale e collaborerà all’attività sviluppando in particolare l’aspetto della memoria.

L’esperienza formativa si intitola “In campo con la legalità. Salvaguardia ambientale e lotta alle mafie” è condotta in collaborazione con “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Il campo si svolgerà da venerdì 30 agosto a domenica 1° settembre, per la durata di 3 giorni e 2 notti. I 15 ragazzi e ragazze partecipanti, di età compresa tra 13 e 16 anni, partiranno da Sile e passeranno questo weekend a Villa Valente Crocco, oggi sede della Casa della Cultura e della Legalità “Silvano Franzolin”. Con loro alcuni educatori.

Nei tre giorni di campo saranno svolte attività formative sul tema della legalità, della lotta alla mafia, dei diritti umani e sul tema della tutela e salvaguardia dell’ambiente. I giovani conosceranno le storie di alcune vittime di mafia, per comprendere attraverso i racconti, il dolore e la sofferenza di chi ha vissuto tali esperienze. In secondo luogo, svolgeranno attività pratiche nell’appezzamento attorno alla villa, un’area agricola di 3.000 mq. Attività di cura del verde: coltiveranno l’orto e raccoglieranno frutta nel frutteto, oltre ad occuparsi delle piante da frutto. Inoltre, parteciperanno alla raccolta del miele nell’apiario presente nell’area.

Ci sono ancora pochi posti disponibili per partecipare, chi fosse interessato può scrivere a e.depieri@csvbltv.it o chiamare il numero 3246165376

Campi estivi, giornate ecologiche ed eventi sono tutte proposte dell’azione “Esperienze in campo”, uno dei sette ambiti in cui si sviluppa “Sconfinamenti. Uscire dai propri confini per crescere una comunità educante”.

Il progetto, avviato a novembre 2022 e della durata triennale, coinvolge ragazzi trevigiani ed è finalizzato a favorire nei ragazzi il senso di appartenenza alla comunità, la partecipazione, la solidarietà e l’inclusione.

“Questo campo estivo ha per noi un valore davvero notevole – spiega Anna Corò, presidente di Volontarinsieme odv, capofila nel progetto ‘Sconfinamenti’ – trascorrere tre giorni in questa villa, incontrare le vittime di mafia e lavorare la terra attorno a questa casa: sono esperienze che lasciano il segno nel cuore dei ragazzi. Il valore della legalità non si insegna facendo grandi lezioni teoriche ed astratte, ma vivendo esperienze concrete, sul campo. Visti gli episodi di cronaca di questi giorni nel territorio trevigiano, in cui il tema della cultura della legalità tra i giovani sembra essere una reale priorità, credo che progetti come questo siano di vitale importanza per il futuro dei nostri giovani e vadano nella giusta direzione di favorire un reale e profondo processo educativo”.

“Come associazione Libera nel territorio trevigiano abbiamo accolto con entusiasmo questa proposta di Volontarinsieme odv. È una proposta educativa per promuovere la conoscenza delle storie delle vittime innocenti, dei beni confiscati e di ciò che essi rappresentano e possono generare come valore aggiunto se restituiti alla collettività” dichiarano Chiara Vecchio, coordinatrice provinciale di Libera Treviso e Dario Furlanetto, referente del recente Presidio Libera Silea.

“Il Comune di Silea – aggiunge l’assessore alla legalità, alla cultura e all’istruzione del Comune di Silea Angela Trevisin – sostiene l’impegno del Presidio Libera Silea, nato lo scorso anno, anche in questa importante iniziativa rivolta ai più giovani. A Silea l’Amministrazione Comunale crede fermamente nell’importanza dell’informazione e della sensibilizzazione sulla tematica delle mafie e insieme all’Istituto Comprensivo ogni anno, per un mese intero, organizza la rassegna “La scuola al centro: una comunità che educa”, per spiegare a ragazze e ragazzi che legalità e giustizia non sono concetti retorici, ma valori che devono far parte della vita di ciascuno di noi”.

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