sabato, 04 maggio 2024
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Entra nel vivo il progetto Sconfinamenti

Promuovere il volontariato con le testimonianze del volontariato stesso, è questo il primo passo del progetto che affronta le povertà educative, promosso da Volontarinsieme. Coinvolti quasi 400 studenti

Incontrare dal vivo gli operatori di una realtà solidale, impegnata nel contrasto alla povertà educativa in Sudamerica. Toccare con mano un esempio di impegno sociale, concreto e quotidiano, per stimolare i giovani a essere a loro volta cittadini attivi e globali, protagonisti anche nel mondo del volontariato. Questo l’obiettivo degli incontri svolti nelle scuole trevigiane nell’anno scolastico 2023-24 nell’ambito del progetto “Sconfinamenti”. L’iniziativa ha visto coinvolti complessivamente 380 studenti di 19 classi di 3 scuole medie (Istituto comprensivo Felissent di Treviso, Ic di Casale sul Sile e Ic di Silea), oltre a 40 docenti.

Nel mese di aprile gli studenti hanno incontrato una delegazione sudamericana della fondazione Callescuela. Una realtà solidale operante dal 1983 in Paraguay per aiutare i bambini lavoratori, creando per loro spazi educativi, combattendo lo sfruttamento e accompagnandoli verso la consapevolezza in un percorso di riconoscimento dei loro diritti. A raccontare i progetti realizzati da Callescuela in Paraguay sono stati Matilde Aliende, educatrice e coordinatrice per l’accompagnamento della fondazione, e Thiago Samuel Coronel Blanco, membro del gruppo comunitario integrato dei Lavoratori adolescenti (Giat), ragazzo che aiuta quotidianamente i coetanei a migliorare le proprie condizioni di vita. La delegazione paraguaiana ha potuto raccontare la propria esperienza di impegno quotidiano a fianco di bambini e adolescenti in situazione di estrema povertà in Paraguay. Un racconto toccante che ha emozionato gli studenti, coinvolti in un momento di profonda riflessione e vera commozione.

Gli incontri si sono svolti nell’ambito di “Cittadinanza educ-attiva”, il primo dei sette ambiti in cui si sviluppa “Sconfinamenti. Uscire dai propri confini per crescere una comunità educante”. Progetto di rete che coinvolge 18 partner tra enti pubblici e del Terzo settore sul tema delle povertà educative, di cui è capofila Volontarinsieme odv. Un progetto dedicato a favorire nei ragazzi il senso di appartenenza alla comunità, la partecipazione, la solidarietà e l’inclusione, oltre a stimolarli a partecipare in prima persona ad attività di volontariato.

Il percorso “Cittadinanza educ-attiva” (prima azione d’intervento di “Sconfinamenti)” ha visto coinvolti i 380 ragazzi in un percorso sviluppato durante l’anno scolastico 2023-24 attraverso attività svolte a scuola. Tra queste, un incontro dal titolo “TRUST: Ti racconto una storia, la tua” a cura di Fondazione Pime Onlus e dedicato al tema dell’autobiografia e dell’identità personale di ragazzi e ragazze. “Fuori di sé, narrarsi per aprirsi all’altro” è invece il titolo di un secondo incontro curato ancora da Fondazione Pime Onlus sul tema delle relazioni tra giovani e dell’incontro con l’altro. “Cittadini del mondo” è invece l’approfondimento proposto da Federazione Mani Tese per affrontare tematiche di portata globale, come cambiamento climatico, povertà e diritti umani. A chiudere il percorso formativo, l’incontro con la delegazione paraguaiana organizzato da NATs per... OdV con il titolo “Ragazzi e ragazze dell’altro mondo”. A completare il tutto alcune attività di formazione per una quarantina di docenti dei tre istituti, incentrate sull’approccio interculturale nei processi educativi.

“L’idea è di dare ai ragazzi un esempio positivo per suscitare in loro maggior senso civico e la voglia di impegnarsi attivamente nella comunità, facendo volontariato - spiega Anna Corò, presidente di Volontarinsieme OdV, capofila nel progetto ‘Sconfinamenti’ - grazie all’incontro con operatori impegnati in progetti solidali e agli approfondimenti svolti, i ragazzi hanno potuto toccare con mano cosa significa fare qualcosa per l’altro. Un’esperienza profonda ed emozionante che ha già dato ottimi risultati: molti ragazzi hanno già espresso il desiderio di impegnarsi in prima persona nel mondo del volontariato”.

IL PROGETTO “SCONFINAMENTI”

“Sconfinamenti. Uscire dai propri confini per crescere una comunità educante” è un progetto di rete che coinvolge 18 partner tra enti pubblici e del Terzo Settore sul tema delle povertà educative, andando dunque ad agire direttamente sul fenomeno del disagio giovanile emergente negli anni post pandemia. Avviato nel 2022 e della durata triennale, è sostenuto dall’Agenzia per la Coesione Territoriale e finanziato nell’ambito del FSC - Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, con 313.446 euro su un totale di 403.000 euro complessivi, tra i quali anche un contributo di Fondazione BCC Pordenonese. Il progetto si rivolge a ragazzi e ragazze di età compresa tra gli 11 e i 17 anni e si realizza nei comuni di Casale sul Sile, Casier, Silea e nei quartieri di San Lazzaro e di San Zeno a Treviso. “Sconfinamenti” ha come capofila Volontarinsieme OdV e come partner AUlss 2 Marca Trevigiana, CSV Belluno Treviso, Veneto Lavoro, i Comuni e gli Istituti Comprensivi di Casale sul Sile, Casier e Silea, l’Istituto comprensivo n. 3 “Felissent” di Treviso, l’istituto professionale “Fabio Besta” di Treviso, e le associazioni APS Sogno Numero 2 Anteas, Federazione Mani Tese ETS, Fondazione Pime Onlus, NATs per... OdV, Servitium Emiliani Onlus e UISP Comitato Territoriale Treviso-Belluno APS. La programmazione prevede il coinvolgimento nel triennio di 2.500 adolescenti (tra cui 320 in situazione di povertà educativa e 150 con bisogni educativi speciali), 500 nuclei familiari e 345 tra insegnanti ed educatori. A partire dal tema della povertà educativa e della dispersione scolastica, aggravato dall’emergenza sanitaria, “Sconfinamenti” si pone come obiettivo finale la costruzione e il rafforzamento di una comunità educante aperta e inclusiva, capace di attivare tutti i luoghi e le occasioni in cui si crea il rapporto con i giovani: la scuola, la famiglia, lo sport, i quartieri, le associazioni e le istituzioni del territorio. Tutto questo attraverso la valorizzazione delle passioni, degli interessi e delle idee dei ragazzi, affrontando e gestendo insieme a loro anche paure e disagi, nell’ottica di prevenire situazioni a rischio.

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