Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Contrastare il decadimento cognitivo con l’intelligenza artificiale
Tale progetto si inserisce in un contesto più ampio di altre undici sperimentazioni a livello europeo, previste nell’ambito del progetto Horizon-Pharaon, tre delle quali dedicate alla prevenzione del decadimento cognitivo. In questo senso, il progetto è un concreto tentativo di evoluzione del sistema di assistenza domiciliare, con mediazione tecnologica, così come richiesto dai piani del Pnrr.
Il progetto che vede Israa in qualità di capofila, in partnership con l’azienda spagnola Ideable di Bilbao, si rivolge alle persone con più di sessantacinque anni che vivono sole nel proprio appartamento e che verranno collegate agli esperti dell’Israa al fine di prevenire il decadimento delle capacità cognitive mediante l’uso combinato di sensori domotici, di orologi smart e, soprattutto, mediante l’osservazione da remoto dell’andamento della persona nell’utilizzo di esercizi di stimolazione mentale supportati dall’intelligenza artificiale.
L’utente, dopo una valutazione condotta da uno psicologo, e considerate le sue potenzialità e interessi, riceverà l’intero allestimento tecnologico che gli consentirà di fruire di un piano personalizzato di monitoraggio e di prevenzione. La persona riceverà anche un tablet con connessione Internet per consultare il calendario delle attività e poter realizzare diversi interventi: esercizio fisico, stimolazione cognitiva, tempo libero, ecc. Egli potrà anche migliorare la propria nutrizione mediante una App che verrà integrata nei dispositivi forniti quale elemento di innovazione del percorso progettuale.
Il progetto verrà gestito dall’ufficio di Innovazione e sviluppo dell’Israa, insieme al personale afferente alla sede “G. Menegazzi” e agli uffici di riferimento delle rispettive municipalità.
La sperimentazione mira a verificare il beneficio generato dall’uso dell’intelligenza artificiale nel potenziare le capacità residue delle persone, potendo dare risposta a molti bisogni con un numero sostenibile di risorse umane e finanziarie e, soprattutto, potendo garantire l’invecchiamento nel proprio contesto di vita il più a lungo possibile.
Risulta evidente che l’uso di tale piattaforma permetterà di rallentare e gestire in modo più efficace i primi sintomi di fragilità delle persone anziane, permettendo loro di proseguire la propria vita in autonomia; si sottolinea che al termine della sperimentazione, a settembre 2024, la piattaforma rimarrà nella disponibilità di Israa e conseguentemente della collettività.
Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi in una conferenza stampa a cui erano presenti il sindaco di Treviso Mario Conte, la presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 2, Paola Roma, Il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, il titolare dell’azienda Ideable di Bilbao Inaki Bartolomè, il responsabile del settore Innovazione e sviluppo (ex Faber) di Israa, Oscar Zanutto, la responsabile del Centro specialistico per le demenze di Israa, Silvia Vettor e il presidente di Israa, Mauro Michielon.