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Addio a Sammy Basso, ricercatore e divulgatore scientifico

Ha studiato e fatto conoscere la Progeria, malattia genetica rara che gli era stata diagnosticata in tenera età e che causa l’invecchiamento precoce dell’organismo, ma non del cervello. Nel 2022 aveva incontrato gli studenti del Collegio Pio X di Treviso, nell’ambito di una campagna informativa sui fondamenti del primo soccorso

Se ne è andato a 28 anni, sabato 5 ottobre, il giovane vicentino Sammy Basso, è stato il più longevo malato di Progeria al mondo. La diagnosi era arrivata quando aveva poco più di due anni, ma la malattia non lo aveva fermato. Anzi, negli anni, lo aveva spinto a Studi, lauree, ricerche, viaggi, interviste e partecipazione a programmi tv, tra i quali San Remo.

“Salvare una vita vale più di qualsiasi medaglia d’oro o riconoscimento”, il messaggio che aveva lasciato agli studenti del Collegio Pio X di Treviso durante un incontro del maggio 2022. Lui che era stato nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella. Una vita spesa per gli altri, la sua, e sempre affrontata con sorriso e ironia, nonostante le fragilità. A 17 anni aveva mandato una lettera a papa Francesco, nella quale esprimeva apprezzamento per il modo schietto e diretto con cui si rivolgeva alla gente. Il Papa gli aveva telefonato a casa, una chiacchierata di alcuni minuti, ma piena di affetto, come tra buoni amici, raccontò poi.

Dopo la maturità scientifica, nel 2018 si laurea in Scienze naturali all’Università di Padova, con una tesi volta a dimostrare la possibilità di curare la Progeria grazie all’ingegneria genetica. Nel 2021 arriva anche la laurea magistrale in lingua inglese in Biologia molecolare.

La sua famiglia, assieme ad un gruppo di amici, nel 2005 fondò l’associazione italiana Progeria Sammy Basso (Aiprosab), con lo scopo di condividere e diffondere le conoscenze e promuovere la ricerca scientifica sulla rara malattia genetica.

Per far conoscere l’associazione, fin dal 2006, non ancora undicenne, fu ospite nel talk show di Maurizio Costanzo che lo invitò più volte. In seguito documentò il suo viaggio negli USA lungo la Route 66 scrivendo un libro, intitolato Il viaggio di Sammy, e registrando una serie di episodi per il canale Nat Geo People di Sky.

Tra le tante attività di divulgazione scientifica, si era speso per l’approvazione di una legge sulla Cardiprotezione. Dopo una raccolta firme e gli incontri con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con quello del Consiglio Mario Draghi, l’obiettivo era stato portato a termine nell’estate del 2021, con l’approvazione della Legge 116 che prevede, tra le cose più importanti, di incentivare l’installazione del defibrillatore nei luoghi pubblici e sui mezzi di trasporto; l’obbligo di diffondere le competenze di primo soccorso nelle scuole di ogni ordine e grado, dalla primaria all’università e la liberalizzazione dell’utilizzo del defibrillatore che, in assenza di personale addestrato o di sanitari, può essere manovrato in maniera sicura da chiunque.

Proprio in questo contesto, Sammy Basso e l’amico Simone Giovanelli, coordinatore nazionale di Dan Training, organizzazione operativa in tutto il mondo e specializzata in corsi di primo soccorso e intervento in situazioni di emergenza, erano intervenuti al Collegio vescovile per insegnare ai ragazzi della scuola media le basi del primo soccorso, dalle manovre di rianimazione all’utilizzo del defibrillatore.

In tantissimi, dal mondo della politica allo spettacolo alla società civile e semplici cittadini, hanno espresso il loro cordoglio per la morte di Sammy Basso e la loro vicinanza ai familiari.

“Ci addolora la scomparsa di Sammy Basso, un uomo di straordinaria forza che ha trasformato la sua battaglia contro la Progeria in una missione di speranza e progresso, contribuendo in modo decisivo alla conoscenza della sua malattia e alla ricerca scientifica su una patologia estremamente rara e complessa - queste le parole del ministro della Salute, Orazio Schillaci -. Lascia a tutti noi una preziosa testimonianza di tenacia e coraggio. Alla sua famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso il suo percorso, rivolgo tutta la mia vicinanza”.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, lo ha ricordato così: “Sammy sottolineava che non serve essere perfetti per fare qualcosa. Con questa filosofia ci ha insegnato che, anzi, tutti possono fare grandi cose e lo ha dimostrato con la sua vita, caratterizzata da grande impegno. Ha vissuto intensamente, sempre con entusiasmo, generosità e visione futura, come dimostra anche l’associazione che ha fondato per lo studio della Progeria. Non ha mai smesso di essere partecipe della vita della nostra società, dando un contributo concreto di studio e ricerca, di volere conoscere il mondo con grandissima voglia di vivere. Oggi è un giorno di grande dolore per la scomparsa di un grande veneto e un vero amico. Mi stringo in un abbraccio ai suoi familiari, ai suoi amici e a tutti coloro che in questi anni lo hanno ammirato e non lo dimenticheranno. Sammy non sarà dimenticato e la Regione sosterrà le iniziative che lo ricorderanno come merita”.

Anche il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto, Marco Bussetti, si è unito al cordoglio generale. “Non possiamo che essere grati a quest’uomo. Lo ricordiamo come nostro studente all’Istituto Jacopo da Ponte di Bassano, e ricordiamo i tanti suoi interventi nelle scuole venete. Recentemente, a marzo, ha incontrato, in un bell’evento all’M9 di Mestre, gli alunni dei Licei Bruno e Franchetti . Ma questo è solo un esempio: sono innumerevoli i suoi incontri con studenti e studentesse nell’ambito di progetti di approfondimento e testimonianza. Ha sempre portato tra i ragazzi e le ragazze voglia di vivere e speranza. Ha infuso il coraggio di inseguire i propri sogni. Per lui c’era sempre il tempo per realizzare ciò che si desidera con forza. Sono convinto che si debbano ricercare tempi e modi per ricordarlo e dare continuità al suo impegno culturale e alla sua grande speranza di vita”.

Così, invece, il sindaco di Treviso e presidente Anci Veneto, Mario Conte: “Un ragazzo straordinario, che ha fatto della Progeria, patologia rarissima che gli era stata diagnosticata dopo pochissimi anni di vita, la sua missione. Ha sempre affrontato la sua condizione con autoironia, trasmettendo fiducia, speranza, e positività. Di grande impatto anche i suoi studi, che lo hanno visto impegnato fra l’Italia e gli Stati Uniti. Ho avuto modo di apprezzarlo in più occasioni: ogni incontro con lui era illuminante, intenso, profondo. In questo giorno triste a Sammy vogliamo dire anche grazie, per il suo esempio, la sua spontaneità, la sua forza. Un abbraccio alla famiglia”.

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