martedì, 01 aprile 2025
Meteo - Tutiempo.net

Quali messaggi ci ha lasciato il Festival di Sanremo?

Sei studenti dello Iusve di Venezia hanno seguito l’intero Festival, sforzandosi di produrre contenuti per le persone cieche e sorde

Forse non è noto a tutti che durante il Festival della canzone italiana, nell’edificio che ha ospitato per anni il mercato dei fiori, vengono proposte quotidianamente a decine di studenti sessioni di formazione su varie tematiche riguardanti la cittadinanza attiva nell’ambito di un programma di formazione denominato “Casa Sanremo campus”: dalla sostenibilità ambientale spiegata attraverso i Gormiti all’importanza dell’attività fisica nella regolazione della salute spiegata direttamente dal Ministro per lo Sport e i Giovani. In questo contesto sei studenti dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (Iusve) hanno seguito l’intero Festival nell’ambito di una missione didattica, organizzata dall’emittente accademica, sforzandosi di produrre contenuti per le persone cieche e sorde in collaborazione con Rai Pubblica Utilità. Una sfida che li ha messi a contatto con il limite e ha chiesto loro di superarlo cercando valori e rapporti umani autentici dentro una macchina organizzativa che può risultare disumanizzante. Adelia Lucattini, medico, psichiatra e psicoanalista, ha messo in rilievo in un’intervista rilasciata a “La voce del Lazio” l’esempio rappresentato da Bianca Balti sul palco dell’Ariston, che ha portato a non nascondere la malattia e ad alimentare fiducia nel futuro, come pure ha sottolineato il contributo fondamentale della musica nell’elaborare dei traumi, affrontare stati depressivi o migliorare la comunicazione interpersonale. Per chi lo ha seguito da casa, il Festival, tornato tra i consumi mediali dei più giovani, può rivelarsi una palestra di confronto tra generazioni, vettore di dibattito sociale, contrasto allo stigma nelle sue varie declinazioni, ma anche ponte verso realtà che rischiano di rimanere nell’ombra, come il Teatro patologico presentato quest’anno. “Sanremo Ë una cosa da far fare ai giovani – spiega una citazione attribuita a Massimo Ranieri -, perché nascano nuove realtà”.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
16/01/2025

Di per sé, l’idea di una “conversione missionaria” della parrocchia non è una novità, perché essa agita...

TREVISO
il territorio