Di per sé, l’idea di una “conversione missionaria” della parrocchia non è una novità, perché essa agita...
Il Governo spinge sulla riforma degli istituti tecnici superiori
Il Decreto Legge n. 208 del 31 dicembre 2024 ha introdotto, nell’ambito delle misure per l’attuazione del Pnrr, alcune disposizioni urgenti per l’attuazione della riforma degli istituti tecnici in Italia, con l’obiettivo di allineare i curricula scolastici alle esigenze del mercato del lavoro e promuovere l’innovazione.
L’articolo 9 del Decreto ha avviato una fase iniziale della riforma, che prevede quattro anni di istruzione tecnica o professionale, seguiti da un biennio presso gli Its Academy, a partire dall’anno scolastico 2025/2026 con queste tre caratteristiche principali: sperimentalità del percorso, ottimizzazione delle risorse già a disposizione, autonomia delle singole scuole nell’implementazione dei nuovi criteri.
I dati del monitoraggio nazionale sul sistema Its Academy, presentati a marzo 2024 in occasione della fiera sull’innovazione nella scuola e per la scuola “Didacta Italia”, hanno rilevato come nei 349 corsi proposti da 98 Its Academy presenti nella nostra nazione, il tasso di studenti diplomati nel 2022 sia pari al 76,1% degli iscritti e, tra questi, ben l’87% abbia trovato lavoro entro un anno dal diploma. Alla soglia dell’avvio delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico è arrivata un’ulteriore spinta dalla Legge di Bilancio 2025, che ha incrementato di 15 milioni di euro la dotazione vigente per la promozione dei campus della filiera formativa tecnica e professionale.
Il campanello d’allarme suona da più parti rispetto all’iniezione monetaria: esauriti i fondi straordinari, questo modello di formazione sarà in grado di garantirsi sufficiente sostenibilità?
Se, da un lato, i dati raccolti confermano il successo dei percorsi formativi rappresentati dagli Its Academy, dall’altro si avverte la necessità di connetterli maggiormente e integrarli con l’istruzione di secondo grado e l’università per evitarne l’isolamento e la potenziale deriva verso la privatizzazione della formazione.