martedì, 22 aprile 2025
Meteo - Tutiempo.net

Emergenze sociali: da Montebelluna 15.000 euro per situazioni di fragilità

Collaborazione tra istituzioni e volontariato

Un progetto nato per dare risposte concrete e rapide alle situazioni di disagio e di fragilità del territorio, tramite la stretta collaborazione tra le Caritas parrocchiali, l’associazione Uniti per la Vita Cav-Mpv Treviso, i Cittadini Volontari e i servizi sociali comunali. Per questo, anche nel triennio 2025-2027 la Giunta di Montebelluna ha deciso di sostenerlo con 45.000 euro (15.000 euro all’anno). Stiamo parlando di Emergenze sociali, un’iniziativa collaudata e presente da 25 anni nel capoluogo montelliano che mette al centro le persone, la solidarietà e l’inclusione.

L’obiettivo del progetto è quello di intervenire rapidamente in situazioni di emergenza sociale, ma anche prevenire l’aggravarsi di fragilità già note, attivando percorsi personalizzati di accompagnamento, orientamento e sostegno. E con il piccolo contributo comunale si punta proprio a proseguire e potenziare gli interventi di assistenza per le persone e le famiglie che vivono situazioni di fragilità socio-economica.

Tra le azioni attivate dall’iniziativa Emergenze sociali, ricordiamo la consegna di abiti a chi non ne ha, il pagamento di bollette, l'acquisto di generi alimentari e di biglietti per i trasporti pubblici, il supporto economico e abitativo in caso di situazioni gravi come incendi, allagamenti, crolli o fughe di gas e anche il sostegno per le spese scolastiche, i Grest, i centri estivi e persino gli affidi giornalieri, con un supporto a circa 80 nuclei familiari ogni anno.

I fondi saranno erogati anno per anno, sulla base di rendicontazioni dettagliate da parte delle associazioni beneficiarie attraverso un sistema che garantisce il corretto uso delle risorse pubbliche, ma che valorizza anche il grande lavoro del mondo del volontariato.

“Trovo particolarmente significativa e apprezzabile la continuità della collaborazione e della sinergia nel corso degli anni tra le parrocchie, in particolare grazie alla Caritas e al Centro di ascolto, il volontariato e le assistenti sociali del Comune - afferma il parroco del Duomo e di Guarda, mons. Antonio Genovese -, perché conferma l’attenzione verso chi è più in difficoltà, specie in un momento storico come questo, in cui il disagio economico riguarda molti. Ora la vera sfida consiste nel distribuire gli aiuti in modo equo e nell'intercettare i più poveri e vulnerabili, spesso invisibili e restii a chiedere aiuto, per offrire loro un sostegno tangibile”.

Di pari passo Maria Bortoletto, assessora ai Servizi sociali, evidenzia che “in un periodo storico in cui le fragilità sociali stanno cambiando volto, diventando più complesse e trasversali, è importante avere strumenti flessibili e radicati nel territorio. La vera forza di questo progetto sta proprio nella sua capacità di ascoltare, adattarsi e rispondere concretamente ai bisogni reali delle persone”.

Il sindaco Adalberto Bordin, poi, sottolinea che “in questi anni, Montebelluna ha saputo costruire una rete sociale forte e coesa, che collabora con spirito di servizio. L’intento è di non lasciare indietro nessuno attraverso un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni e volontariato, che merita di essere sostenuto e valorizzato”.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
10/04/2025

Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...

TREVISO
il territorio