martedì, 01 aprile 2025
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Viaggio attraverso le leggi in favore delle donne

L’8 marzo scorso si è celebrata la Festa della donna, attraverso dibattiti televisivi, articoli giornalistici, le immancabili mimose, tuttavia, affinché tutto questo non resti relegato ad un unico giorno dell’anno, continuiamo a parlarne. Come? Attraverso il lungo percorso legislativo che ha contribuito a migliorare la condizione delle donne nel corso del tempo. Dalla fine del XIX secolo fino ai giorni nostri, le leggi emanate in favore delle donne hanno rappresentato un passo fondamentale verso l’uguaglianza di genere. Ripercorriamo insieme alcune delle tappe più significative. All'inizio del 1900, è stata abrogata l’autorizzazione maritale che impediva alle mogli di disporre dei propri guadagni e dei propri beni personali e di iniziare un’attività commerciale senza il consenso del consorte. Inoltre, le donne iniziarono a lottare per i loro diritti, in particolare per il diritto di voto. In Italia, il suffragio femminile fu riconosciuto nel 1945 e nel 1946 fu ammessa la possibilità di essere elette. La legge n. 1269 del 1931 stabilì il diritto delle donne a lavorare in determinati settori, sebbene con molte limitazioni. Durante la Seconda guerra mondiale, le donne entrarono in modo massivo nel mondo del lavoro, contribuendo in modo significativo all'economia. Questo cambiamento sociale portò a una maggiore consapevolezza della necessità di leggi che tutelassero i diritti delle lavoratrici. Nel 1948 la Costituzione ha sancito la parità giuridica, stabilendo l’uguaglianza dei cittadini senza distinzione di sesso, la parità dei coniugi rispetto ai figli e tra uomo e donna sul lavoro. La legge n. 741 del 1956 ha stabilito la parità di remunerazione tra uomini e donne. Con la legge n. 66 del 1963, le donne sono state ammesse a tutti i pubblici uffici e nella magistratura. La legge n. 898 del 1970 ha introdotto il divorzio. Nel 1975, la riforma del diritto di famiglia ha riconosciuto la parità dei coniugi all’interno della famiglia e davanti alla legge. Dopo l’abolizione del reato di aborto del 1978, la legge n. 442 del 1981 ha abolito il delitto d’onore e il matrimonio riparatore, previsti nel Codice Rocco del 1930. Negli anni Duemila, l'attenzione si è spostata su temi come la conciliazione tra vita lavorativa e familiare, con l’introduzione del congedo parentale, permettendo a entrambi i genitori di prendersi cura dei propri figli. Inoltre, la legge n. 215 del 2012 ha promosso l'imprenditoria femminile, incentivando le donne a intraprendere attività economiche. Non viene tralasciata la questione della violenza sulle donne e del femminicidio, con la legge n. 119 del 2013, sulla scia della legge sullo stalking del 2009. Oggi, nonostante i progressi compiuti, le donne continuano ad affrontare sfide significative a riprova che la questione richiede attenzione.

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