Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Venezia: il sindaco Brugnaro, indagato, va avanti e relazionerà in Consiglio comunale
“In cuor mio ed in coscienza, so di aver sempre svolto e di continuare a svolgere l’incarico di sindaco come un servizio alla comunità, gratuitamente, anteponendo sempre gli interessi pubblici, in trasparenza e in totale onestà”. Ciò premesso e ribadito, il primo cittadino di Venezia, Luigi Brugnaro, si dice pronto a relazionare al Consiglio comunale sul terremoto politico-giudiziario che ha investito lui e altri esponenti dell’amministrazione.
“Ho ricevuto un avviso di garanzia e, ovviamente, ho già dichiarato di essere e restare a disposizione della magistratura per chiarire tutte le questioni poste. Proprio per rispettare questa garanzia di difesa, che vale non solo per me, ma anche per le altre persone coinvolte, sarò io stesso a chiedere di inserire all’ordine del giorno la questione, in uno dei prossimi Consigli comunali, per riferire a voi consiglieri e a tutta la città, non tanto sulle questioni giudiziarie che, a questo punto, saranno affrontate nella sede loro propria, quanto sulle questioni di natura politica ed amministrativa collegate ed inerenti all’indagine stessa”, scrive Brugnaro in una lettera, riportata dall’agenzia Dire, inviata alla presidente del Consiglio, Ermelinda Damiano, e letta dalla stessa presidente in apertura di seduta. La relazione all’aula non sarà però in questi giorni “perché non ho alcuna intenzione di trasformare l’aula in un campo di battaglia, senza aver analizzato nei dettagli tutta la situazione, per poter poi intervenire a ragion veduta”, specifica il primo cittadino.
Come è noto, l’assessore alla Mobilità del Comune di Venezia Renato Boraso è stato arrestato con l’accusa di corruzione nell’ambito di un’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Venezia, che coinvolge funzionari pubblici e imprenditori.
Indagato anche il sindaco e leader di Coraggio Italia Luigi Brugnaro. L’attenzione degli inquirenti è rivolta alla vendita dell’area dei Pili, di proprietà del primo cittadino. In particolare, le fiamme gialle si sono concentrate sulle trattative di vendita dell’area all’imprenditore Chiat Kwong Ching, di Singapore.
Sono 17 in totale le persone nei confronti delle quali i pm Roberto Terzo e Federica Baccaglini hanno chiesto misure cautelari. Oltre all’assessore Boraso, in manette è finito anche l’imprenditore del settore edile Fabrizio Ormenese.