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Elezioni Comunali, Paese: Donadi (centrosinistra) sfida la sindaca uscente di centrodestra, Katia Uberti

Due donne si contendono la poltrona di sindaco di Paese: Giuliana Donadi e Katia Uberti, di due schieramenti con due prospettive diverse anche se, a leggere i programmi elettorali, si trovano tanti punti in comune
03/06/2024

Due donne si contendono la poltrona di sindaco di Paese: Giuliana Donadi e Katia Uberti, di due schieramenti con due prospettive diverse anche se, a leggere i programmi elettorali, si trovano tanti punti in comune. E Paese esprime anche un candidato alle Europee, Andrea Zanoni, del Pd, già parlamentare europeo e attuale consigliere regionale.

Katia Uberti si ripresenta alla verifica dopo un quinquennio in cui ha amministrato senza subire particolari attacchi dalle minoranze. L’inventario di quanto effettuato si trova nelle 46 pagine del periodico “Vita amministrativa”, arrivato in ogni famiglia, e ciò potrebbe darle un certo vantaggio.

Donadi si presenta per la prima volta, forte di un articolato programma sociale, proponendo aggregazione, formazione, elevazione culturale, inclusione: termini diventati desueti in ambito politico. E’ il “volto nuovo” e si propone di far affermare una visione differente della società: dare voce ai cittadini e concentrarsi sulla qualità di vita. “Insieme: è Paese”, è la coalizione che la sostiene: Paese Vale con capolista Oscar Berti, e Paese democratico, con Giovanni Cattarozzi, lista espressa da Azione, Italia Viva, e Psi.

Nell’ultimo quarto di secolo, Paese è stato amministrato per ben vent’anni da sindaci leghisti. Conseguentemente, molti danno per scontato che il consenso sia solido e che Uberti, che è sostenuta dalla coalizione Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Paese Katia Uberti sindaco, e Patto per Paese, sarà riconfermata. Tuttavia, c’è l’incognita dell’andamento nazionale. A capo di Fratelli d’Italia c’è l’ex vicesindaco del passato Martino De Marchi, che nella lista manda avanti i suoi, mentre la Lega schiera il già due volte sindaco Francesco Pietrobon. Numero uno di Forza Italia è ancora l’assessore alle Attività produttive, Paolo Girotto, mentre nella lista Uberti primeggia Martina Gasparetto, attuale responsabile all’Istruzione e Cultura. Patto per Paese vede capolista Duilio Vendramin, un veterano della politica locale, avendo militato nella Dc e in An.

Nelle 7 liste si contano complessivamente 112 candidati, segno che c’è tanta voglia di mettersi in gioco, ma la corsa a due eviterà il ballottaggio; quindi, la sindaca sarà eletta al primo turno.

Donadi si presenta per la prima volta. E’ nota soprattutto a Postioma da dirigente sportiva. E’ stata presidente dell’Ordine dei Farmacisti non titolari di Treviso, ed è considerata persona capace e carismatica soprattutto tra i giovani.

Punti di forza di Katia Uberti sono la sua notorietà e il suo trascorso: piste ciclopedonali, recupero di vecchi edifici, scuole, trasformazione a parco urbano di una cava, risistemazione di alcune piazze e molte altre opere materiali ne hanno beneficiato anche attingendo al Pnrr. Dal suo programma emerge il bonus centri estivi, l’orientalavoro, il fotovoltaico sugli edifici pubblici, l’auspicata riorganizzazione dell’ufficio urbanistica. E poi temi come sicurezza, lotta all’abbandono dei rifiuti, convenzioni con le scuole paritarie, gemellaggi culturali, promozione della storia e della lingua veneta, incentivi per sostituzione caldaie e rimozione dell’amianto; questi i principali propositi, a cui si aggiunge la sistemazione della piazza del capoluogo - argomento che fa discutere da oltre un quarto di secolo e che è obiettivo comune dei due schieramenti - e altri interventi in campo sanitario, in collaborazione con l’Ulss2.

Giuliana Donadi punta molto sul sociale, sull’ascolto e coinvolgimento della cittadinanza a tutti i livelli, tanto che prevede un assessorato del fair play, recuperando i valori della Costituzione, spina dorsale della buona convivenza civile. “Sarò sindaca di tutti e non solo della parte che mi sostiene”, precisa. Nelle sue intenzioni, saranno rilanciate le commissioni comunali e istituito un parallelo Consiglio comunale dei giovani dai 16 ai 22 anni, che potranno farsi esperienze per essere le guide del domani.

In primo piano, nel suo programma, c’è la famiglia, con orari scolastici compatibili, pedibus, riduzione delle rette del nido e della scuola dell’infanzia, progetto giovani e valorizzazione degli anziani; e poi sostegno al volontariato, alle associazioni sportive e culturali, sviluppo di sinergie educative tra famiglia, scuola, sport e parrocchie, istituzioni che sono il cuore della comunità. Stretto dialogo con il mondo del lavoro, soprattutto con le imprese artigiane, per l’orientamento verso mestieri di cui c’è grave carenza di addetti e integrazione di stranieri nel tessuto lavorativo. Sarà attivato il cohousing (abitare insieme) in supporto alle persone sole. Sul piano della sicurezza, sono previsti il controllo del vicinato e il potenziamento della videosorveglianza, ma non mancheranno neppure gli operatori di strada e interventi per il decoro dei cimiteri. Altre opere riguardano lo sviluppo di pensiline fotovoltaiche sopra vari tratti di pista ciclabile, e un’attenzione particolare all’ambiente.

Non ultimo il proposito di migliorare la coesione sociale e il modo di fare politica. Comunque vada, a Paese vincerà una mamma.

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