Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Forum famiglie, Marco Marseglia, di Carbonera, presidente regionale: “Saremo su tutti i tavoli istituzionali”
Una lunga esperienza nell’affido e nell’accoglienza ai minori. Una famiglia accogliente, la sua, un’esperienza sul campo che gli ha fatto capire che “le famiglie vanno portate su tutti i tavoli istituzionali, perché non siano più sole”, e possano, anzi, sviluppare tutta la loro potenzialità e generatività sociale. E’ il trevigiano Marco Marseglia, di Carbonera, il nuovo presidente del Forum regionale delle associazioni familiari. E’ stato eletto sabato 14 ottobre, nel corso dell’assemblea che si è svolta al Centro della Famiglia di Treviso. Marseglia succede a un altro trevigiano, Adriano Bordignon, da qualche mese alla guida del Forum nazionale. Fa parte della Comunità Papa Giovanni XXIII, e nel Forum è stato attivo a livello provinciale e regionale. “Io e mia moglie Laura accogliemo da anni minori, tre di questi sono in affido. Abbiamo due figli naturali. Sono impegnato anche in parrocchia, nel Consiglio pastorale e nel Consiglio di collaborazione”.
Un salto che può apparire brusco, quello dall’accoglienza ai “tavoli istituzionali”, e che invece ha una sua coerenza, dentro a una generosità nell’impegno: “Il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, don Oreste Benzi, diceva che bisognava rimuovere le cause della povertà e del disagio. Ecco, questo è un modo per mettermi in gioco e per poter valorizzare le famiglie”.
Nel Forum, il nuovo presidente ha trovato “tante associazioni che stanno alla famiglia come tante facce di un poliedro, ognuna con il suo carisma. Insieme, si tratta di «tanta roba», di un’occasione unica per invertire una tendenza, nel momento in cui ci rendiamo conto che la crisi della famiglia ha ripercussioni sulla sostenibilità del sistema Paese, sull’economia, sul fisco, sul welfare, sulla sanità”.
Una delle sfide del nuovo direttivo sarà quella di continuare a essere presente ai vari tavoli regionali. Particolarmente importante il protocollo firmato con l’Associazione Comuni del Veneto (vedi box a destra), “un accordo che eredito dal mio predecessore Adriano Bordignon e che ora bisogna «mettere a terra». Uno degli aspetti qualificanti del protocollo è quello della formazione degli amministratori locali a proposito di politiche familiari, perché le buone intenzioni sono importanti, ma da sole non bastano. La scommessa è quella di riuscire a mettere al centro politiche familiari di carattere universale, come è successo per l’assegno unico, il sostegno alla famiglia non può essere visto solo come una forma di contrasto alla povertà. Nel valorizzare i Comuni già impegnati in buone pratiche, si può ragionare di progetti portati avanti da Comuni vicini, in cui chi già è «virtuoso» può trainare gli altri”.
Sullo sfondo, una convinzione: “A mio avviso la crisi, e in particolare il problema della denatalità, non è solo economico, ma soprattutto culturale. La famiglia ha perso «smalto» a questo livello, bisogna che i giovani sentano l’esigenza di «fare famiglia», e questo non lo si raggiunge soltanto gli aiuti economici, che pure sono fondamentali , ma con vero e proprio salto culturale”.
Questi i consiglieri eletti nel direttivo del Forum regionale: tesoriere Fabio Dani (Acli Veneto); segretaria Fabiana Pesce (associazione Famiglie nuove Veneto); consiglieri Massimo Cecchetti (Aibi - Associazione amici dei bambini), Marco Palazzo (associazione Famiglie per l’accoglienza), Carlina Valle(Mcl - Movimento cristiano lavoratori), Margherita Siberna Benaglia (Agesc - Associazione genitori scuole cattoliche); Veronica Bolzonaro (Afi - Associazione delle famiglie), Alessandro Roncaglia (Azione cattolica Vicenza).