martedì, 17 settembre 2024
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Tragedia di Pozzuoli, la Magistratura indaga. Grande dolore a Meolo e a Fossalta

Il fascicolo sulla morte della coppia di genitori e del figlio di 11 anni avvenuta ieri nell'area della Solfatara di Pozzuoli è stato aperto dalla procura di Napoli per l'ipotesi di omicidio colposo plurimo, per verificare in primo luogo se vi sia stata una inosservanza delle norme di sicurezza. Il piccolo Alessio è con i nonni.

Il fascicolo sulla morte della coppia di genitori e del figlio di 11 anni avvenuta ieri nell'area della Solfatara di Pozzuoli è stato aperto dalla procura di Napoli per l'ipotesi di omicidio colposo plurimo, per verificare in primo luogo se vi sia stata una inosservanza delle norme di sicurezza. Al momento comunque non risultano persone indagate.
Nell'ambito dell'inchiesta, affidata al pm Ilaria Mancusi Barone e coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio, si è svolta oggi una riunione in procura. I magistrati sono in contatto con gli investigatori del commissariato di polizia di Pozzuoli che stanno svolgendo gli accertamenti. La procura nei prossimi giorni nominerà il consulente medico legale che dovrà eseguire le autopsie. Non è escluso che in tale contesto, come atto di garanzia, i pm possano emettere avvisi di garanzia, come atto dovuto, a carico di persone nei cui confronti venissero ravvisate eventuali responsabilità.

Il piccolo Alessio, 7 anni, unico superstite della famigliola - padre, madre e fratello - che martedì ha perso la vita nei pressi di una 'fangaia' del vulcano Solfatara di Pozzuoli (Napoli), è ora con i nonni paterni. Il piccolo, soccorso subito dopo la tragedia da alcuni turisti, dalle guide del cratere e rifocillato dal gestore del bar Solfatara, ha atteso l'arrivo dei nonni con i responsabili dei servizi sociali del comune di Pozzuoli ed è stato assistito da due psicologi. I nonni sono atterrati all'aeroporto di Capodichino in tarda serata: ad attenderli il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, che li ha accompagnati in un albergo cittadino dove hanno potuto riabbracciare il nipotino. I Carrer saranno a Pozzuoli il tempo necessario per espletare le pratiche burocratiche ed il riconoscimento delle salme trasferite da ieri pomeriggio al secondo Policlinico di Napoli per l'esame autoptico disposto dal magistrato che conduce le indagini. La famiglia era residente in provincia di Venezia.

"Oggi tutto il Veneto e' con il bambino sopravvissuto e con la comunita' di Meolo: non lo lasceremo solo e lo aiuteremo, pur nel vuoto incolmabile che un destino atroce ha creato, a trovare protezione, affetti e opportunita' di crescita". Cosi' il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha così espresso ieri il "dolore straziante" per la "tragedia inaudita" accaduta nella solfatara di Pozzuoli. Si trattava di "una famiglia normale, unita e laboriosa che stava vivendo un momento di vacanza spensierata, con la gioia di far scoprire ai propri figli un fenomeno vulcanico misterioso e affascinante", afferma Zaia, abbracciando simbolicamente il piccolo superstite di 7 anni e assicurando che la Regione "trovera' il modo per sostenere chi si prendera' cura di lui e lo aiutera' a superare questo dolore immane e ad affrontare la vita".

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