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San Donà ospiterà una famiglia afghana

L’Amministrazione cerca un appartamento di medie-grandi dimensioni da affittare

18/02/2022

Il Comune di San Donà di Piave è pronto ad accogliere un’intera famiglia afghana evacuata da Kabul lo scorso agosto attraverso i corridoi umanitari e per questo sta cercando un appartamento di medie-grandi dimensioni in grado di ospitarli, trattandosi di un nucleo di 6 persone.

San Donà, che aderisce alla rete Sai (ex Sprar), il Sistema di accoglienza e integrazione, in questi giorni ha avuto il via libera dal Ministero dell’interno, che si occupa della ricollocazione delle famiglie afghane evacuate dall’Afghanistan e accolte in Italia - spesso si tratta di persone che lavoravano alle dipendenze dei governi occidentali impegnati a Kabul prima dell’arrivo dei Talebani - e per le quali è previsto un finanziamento specifico del Governo. Nessun aggravio, quindi, sui bilanci comunali degli enti ospitanti.
“Continua il percorso di accoglienza della nostra città che fin qui ha dato ottimi risultati - dichiara la vicesindaca e assessora alle Opportunità sociali, Crescita e Cittadinanza, Silvia Lasfanti - considerando i progetti di accoglienza e reinserimento messi in campo per gli «uomini soli» e per le «donne vittime di tratta»”.

Il Comune di San Donà, con i progetti di solidarietà già avviati da tempo, accoglie al momento 25 «uomini soli» e 13 «donne vittime di tratta».
“Ora a questi due progetti si aggiunge l’accoglienza di questo nucleo familiare afghano attraverso i corridoi umanitari - continua la vicesindaca Lasfanti -, di cui sappiamo solo che probabilmente si tratta di una coppia con tre-quattro bambini. Per questo la necessità urgente di trovare una casa o un appartamento di medie-grandi dimensioni con almeno tre camere. In tal senso faccio appello a quei cittadini che ne possedessero uno libero e che sono disponibili ad affittarlo”.

A tal fine è stato pubblicato un apposito avviso sul sito del Comune: la cooperativa “Il Villaggio Globale” di Mirano (Ve), affidataria del progetto Sai di San Donà, si occuperà di tutte le procedure (stipula del contratto ecc.) e del pagamento dell’eventuale costo di agenzia e del canone di locazione.

“Ancora una volta dimostriamo che l’accoglienza è nel dna di San Donà - dichiara il sindaco Andrea Cereser -. La nostra è una città e una comunità che non ha paura di fare la sua parte laddove le viene chiesto di dare una mano per provare a ridare un barlume di speranza e di normalità alla vita di persone costrette a fuggire dalla loro casa nel timore di ritorsioni o, peggio, a rischio della loro stessa vita. Non conosco ancora questa famiglia, ma sin da ora le do il benvenuto a San Donà di Piave”.

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