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San Donà, Caritas: casa e solitudine sono le nuove emergenze

La tendenza emerge dalle presenze al centro d’ascolto di casa Saretta e allo sportello accoglienza di Mussetta
21/12/2023

Il centro di ascolto Caritas è da sempre la “porta aperta” della comunità cristiana che vive la dimensione della testimonianza della carità, un punto di riferimento per famiglie e persone che vivono una situazione di disagio, uno strumento a sostegno di chi è in difficoltà e dei più vulnerabili.

Si trova in casa Saretta, e svolge un servizio per tutte le parrocchie della Collaborazione di San Donà di Piave. Vi operano volontari delle parrocchie cittadine. Gli operatori Caritas, dopo un ascolto attento, attivano percorsi di accompagnamento, definendo uno o più interventi di aiuto specifico, sostenibile e rispettoso delle potenzialità di ciascuno, in collaborazione con i Servizi sociali del Comune quando ritenuto necessario. Da alcuni anni, inoltre, è presente anche nella parrocchia di Mussetta uno “sportello accoglienza”.

“Negli ultimi due anni i volontari che vi operano hanno rilevato principalmente due priorità - scrive il parroco don Edmondo Lanciarotta nel foglietto periodico della comunità -: l’emergenza abitativa, ovvero la casa e quella delle relazioni umane, ovvero star bene insieme”.

C’è, infatti, la presenza a San Donà di tante abitazioni che restano vuote e chiuse, a fronte di una crescente domanda. “Inoltre, stanno crescendo in maniera esponenziale situazioni di solitudine e di isolamento di persone singole, anziani, e di nuclei familiari: questo non può non interpellarci come singoli e come comunità – scrive ancora don Lanciarotta -. Continua a essere buona la carità per le persone bisognose del territorio: nel 2022, lo sportello accoglienza ha raccolto e distribuito 300 pacchi di alimenti, per un valore di 6.000 euro circa, e offerte per circa 5.800 euro, per medicinali, bollette, ecc. Tutto questo continuando a sostenere anche altre realtà e organismi di solidarietà, quali ad esempio il Centro aiuto alla vita, l’Anfass (area disabilità), le missioni”.

“Nel corso del 2023 sono aumentati gli italiani in difficoltà che si sono rivolti al centro di ascolto Caritas: si tratta di circa 70 famiglie, il 45% di cittadinanza italiana e il 55% straniera - scrive il referente Stefano Tonini, nell’ultimo numero del foglietto parrocchiale del Duomo e Palazzetto -. Si tratta di famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, a pagare le bollette o l’affitto. Senza un sostegno per queste famiglie, la situazione rischia di peggiorare sempre di più, fino a diventare insostenibile. A essere maggiormente colpiti sono i più fragili: genitori soli con figli, chi ha perso il lavoro o non ha più le garanzie economiche di un tempo, persone con una salute precaria. Situazioni di povertà si riscontrano anche tra chi lavora, ma il reddito non è sufficiente per una vita dignitosa, dove il lavoro è precario creando fasce sociali fragili economicamente”.

“Il sostegno che offre il centro di ascolto è possibile con il fondo di solidarietà «Sostegno a vicinanza», proposta che la Caritas rinnova anche per l’Avvento 2023, un modo di «farsi prossimi» alle famiglie in difficoltà attraverso un regolare contributo. Nel 2023 sono stati raccolti circa 5.700 euro e in questi anni sono stati erogati aiuti per oltre 130.000 euro. Ringraziamo tutte le famiglie che continuano a sostenere la Caritas con il progetto «sostegno a vicinanza», destinando una quota mensile che va a costituire il fondo di solidarietà che permette l’aiuto alle famiglie in difficoltà”, conclude Tonini.

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