Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Una panchina bianca per le vittime della strada
Venerdì 31 maggio, nell’aiuola tra le vie Giorgione e Mantegna, sulll’argine del Piave, si è tenuta una toccante cerimonia di svelamento di una panchina bianca, in ricordo di tutte le vittime della strada. L’iniziativa, promossa dall’associazione “Alba-Luci sulla buona strada” di Romina Ceccato, e patrocinata dal Comune di San Donà di Piave, ha visto la presenza di numerose associazioni che da anni si impegnano per ridurre le vittime della strada e fare sensibilizzazione sull’argomento, come l’Associazione italiana famigliari e vittime della strada, forze dell’ordine e di soccorso, l’Ulss 4 Veneto Orientale, gli studenti delle classi quinta A, Amministrazione finanza e marketing (Afm), e quinta C, Relazioni internazionali per il marketing (Rim), dell’istituto Alberti, oltre a famiglie toccate da vicino dalle tragedie stradali.
“La strada è un luogo di viaggio, passaggio, sogno. Non si può né si deve morire sulla strada. Siamo noi giovani che dobbiamo saperlo per primi e a nostra volta insegnarlo ai giovani dopo di noi. Oppure agli adulti, che se lo dimenticano e non danno il buon esempio”, ha scritto una studentessa.
“E’ stata un’emozione grande: abbiamo messo un mattoncino per tutte le vittime volate in cielo che hanno diritto di essere ricordate. Da questo dolore si deve trasmettere l’importanza della vita, che non viene data due volte” ha detto Romina Ceccato, promotrice dell’iniziativa.
“Non resti solo una panchina con delle «persone sedute», che ci guardano senza esserci, ma che sono sempre con noi. Impegniamoci tutti insieme a realizzare iniziative concrete sul territorio per fermare questa strage continua e arrivare all’obiettivo di avere zero vittime”, ha concluso il sindaco di San Donà di Piave, Alberto Teso.