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Il Veneto orientale si mobilita per la terza corsia sull'A4

Il 29 ottobre i sindaci dei 22 Comuni del Veneto orientale si sono riuniti, con i gonfaloni listati a lutto, insieme a deputati locali, associazioni di categoria e ai parroci di Noventa di Piave e Gruaro per chiedere urgentemente i lavori di ampliamento della terza corsia, onde scongiurare ulteriori incidenti mortali lungo quel "tratto maledetto" dell'autostrada A4, da San Donà di Piave a Portogruaro. 

04/11/2022

Sabato 29 ottobre si è svolta un’importante manifestazione di sensibilizzazione sulle precarie condizioni in cui versa l’autostrada A4, nel tratto di 22 km tra San Donà di Piave e Portogruaro, dove non sono ancora iniziati i lavori di ampliamento alla terza corsia.

La manifestazione, che si è svolta dapprima al casello di Noventa di Piave e poi a quello di Portogruaro, ha visto la presenza dei gonfaloni listati a lutto dei 22 Comuni del Veneto orientale, di tutti i sindaci del territorio, di consiglieri regionali e deputati locali del Parlamento italiano, di associazioni di categoria e dei parroci di Noventa e Gruaro.

L’autostrada A4 nel tratto Venezia – Trieste è di fatto la porta d’ingresso all’Italia per chi proviene dall’Europa centro-orientale e dalla regione balcanica. Con l’ingresso nell’Unione europea dei Paesi dell’ex-blocco comunista, i volumi di traffico in questa autostrada sono aumentati in modo esponenziale, specialmente per quanto riguarda i mezzi pesanti e il dato è in costante crescita e ha superato i livelli pre-Covid. L’autostrada, realizzata negli anni ’60, si trova così a dover sopportare un flusso di traffico di gran lunga maggiore rispetto a quello per cui è stata progettata. Il tratto tra San Donà e Portogruaro resta l’ultimo da ammodernare e i numerosi incidenti avvenuti sollecitano la realizzazione quanto prima di quest’opera di rilevanza nazionale.

“La manifestazione ha un significato duplice - ha detto il sindaco di San Donà di Piave, Andrea Cereser -. Da un lato, ricordare la memoria di tutte le vittime del tratto di A4 San Donà-Portogruaro, tra le quali le sette persone di Riccione, morte in un tragico incidente lo scorso 7 ottobre; dall’altro, sollecitare chi di dovere ad adottare tutte le misure di salvaguardia (distanza minima di 60/70 metri tra veicoli, catarinfrangenti e “occhi di gatto” da posizionare sul manto stradale) in attesa degli effettivi lavori di ammodernamento, che ci auguriamo inizino quanto prima. Noi sindaci del Veneto Orientale stiamo inoltre organizzando un viaggio a Roma, nel quale abbiamo chiesto un’udienza al presidente della Repubblica: vogliamo infatti che tutte le parti coinvolte, commissario, Regione, ministero delle Infrastrutture e la Newco che subentrerà ad Autovie nella gestione di questo tratto di strada, facciano la loro parte affinché i lavori possano cominciare il prima possibile. Siamo arrivati ad una media di un morto al mese in questo tratto, è inaccettabile” - ha concluso il sindaco. All’iniziativa ha partecipato anche il parroco di Noventa di Piave, don Mario Rossetto, che ha concluso la manifestazione invitando i presenti a un breve momento di raccoglimento e preghiera in memoria delle vittime. 

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