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Elezioni comunali: tre idee di sviluppo per San Donà

Acceso confronto fra i tre candidati alla guida del municipio, ne presentiamo il profilo. Tanti i temi affrontati: viabilità, Porta Nord, Cantina dei talenti, sviluppo economico, infiltrazioni mafiose, residenzialità

05/05/2023

Domenica 14 e lunedì 15 maggio si voterà per le elezioni amministrative di San Donà Piave, terza città della provincia di Venezia per abitanti e seconda della diocesi. Lo scorso venerdì 28 aprile, al centro culturale “Leonardo da Vinci” i tre candidati sindaco in corsa per la successione di Andrea Cereser alla poltrona di primo cittadino, si sono confrontati in un affollato incontro pubblico organizzato dalle associazioni di categoria cittadine (Confcommercio, Confindustria Veneto est, Confartigianato e Coldiretti). Tanti i temi affrontati: viabilità, Porta Nord, Cantina dei talenti, sviluppo economico, infiltrazioni mafiose, residenzialità.

Terzo ponte e “Porta Nuova”
Per quanto riguarda la viabilità, al centro del dibattito la realizzazione di un terzo ponte sul Piave. Secondo Zottis, il fatto che l’opera sia inserita nel masterplan della Venezia Orientale incentiverà il reperimento di fondi a livello nazionale ed europeo per la progettazione e la realizzazione. “Nel passato, per divergenze tra Comuni, si erano persi fondi privati: questi sono errori che non vanno ripetuti” ha concluso Zottis. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Fantinello, per il quale la realizzazione del terzo ponte sul Piave è la prima esigenza di questa città: “La soluzione del ponte è l’unica che permette di togliere il traffico dal centro cittadino ed è prioritaria rispetto a tutti gli altri interventi. Il problema non sono i soldi, ma le scelte: non si devono più commettere gli errori del passato quando per divergenze tra Comuni si è mancato l’obiettivo”. Secondo Teso, invece, è necessario pensare a soluzioni di medio e breve periodo: aiutare Musile a realizzare uno svincolo sul nuovo ponte dei Granatieri, completare la viabilità attorno a porta Nord e fluidificare il traffico nella zona del ponte della Vittoria.
A proposito di “Porta Nuova”, area a nord della città che ospiterà le nuove stazioni di autobus e ferrovia affiancate, che dopo tanti anni di progetti e attesa sono, finalmente, in costruzione, secondo Fantinello, “vanno portate a termine le scelte compiute dall’Amministrazione uscente, che la lista condivide appieno. Riteniamo che vadano realizzati nell’area alloggi per insegnanti, medici ed infermieri e aree per la formazione attraverso un accordo pubblico- privato”. Secondo Teso, le due nuove stazioni vicine sono una potenzialità, ma va ripensata l’area circostante, completando la viabilità e investendo in strutture ricettive. Zottis invece fa notare che “la realizzazione della viabilità attorno a Porta Nuova è già in programma per i prossimi anni, grazie a finanziamenti privati e fondi europei. L’area che si metterà a gara prossimamente non è un vuoto urbano, ma è stata messa in sicurezza.”
Per quanto riguarda la “Cantina dei talenti”, progetto di rigenerazione urbana accanto alle due nuove stazioni, secondo Teso, si è iniziato dalla fine, e non c’è idea di cosa mettere all’interno di quest’opera. “I fondi del Pnrr sono soldi nostri, non pubblici”, ha detto il candidato parafrasando Margaret Thatcher. “Ripenseremo completamente l’opera e capiremo cosa farne. Idem per il polo fieristico, che va ripensato non sprecando un centesimo”. Secondo Zottis, invece, il fatto che l’opera sia stata finanziata dal Pnrr è sinonimo di progettualità chiara e ben definita mentre i lavori sono partiti dall’inizio e non dalla fine. “Possiamo realizzare con fondi dedicati un polo polifunzionale, dove fare formazione, esposizioni, attività sportive”. Fantinello, invece, ritiene che l’intero intervento vada realizzato con investimenti privati, intercettando il traffico della vicina strada che collega il litorale con l’outlet di Noventa.

Occhio alle infiltrazioni mafiose
Altro tema caldo, particolarmente caro alle realtà imprenditoriali locali, è quello delle infiltrazioni mafiose, anche alla luce di gravi casi emersi nel territorio. Secondo Zottis, i dati certificano che la presenza di organizzazioni mafiose, nel nostro territorio è sistematica. Uno strumento come “la consulta della legalità” è un patto importantissimo per formare e sensibilizzare i cittadini, creando consapevolezza a tutti i livelli su quali sono gli indicatori di rischio di fronte ai quali chiedere aiuto. Secondo Fantinello, è un problema culturale: “la soluzione è parlarne, nelle scuole, nelle famiglie, tra Amministrazioni e associazioni di categoria. Non bisogna mai voltarsi dall’altra parte. E’ necessario poi rendere trasparenti (visibili e consultabili) tutti gli atti dell’Amministrazione pubblica. Anche Teso concorda sul fatto che non bisogna voltarsi dall’altra parte: “Le mafie sono potenti perché incutono paura nella cittadinanza. Per non aver paura, su questo tema tutti devono essere uniti: chi denuncia deve avere la certezza di avere dalla sua parte Amministrazione, cittadinanza, associazioni di categoria e le forze dell’ordine, il cui organico va aumentato”.

Il futuro del centro storico
Ultimo grande tema di confronto è stato quello dello sviluppo urbano, progetti per ripopolare di servizi e negozi il centro storico. Secondo Fantinello è necessario mappare la situazione delle attività esistenti; l’Amministrazione deve cercare sul mercato, aziende che si possono insediare a San Donà. Fondamentale, per ripopolare il centro, creare nuovi parcheggi attorno a esso. Per Teso, per anni in Confcommercio, “San Donà ha perso il 7% di negozi negli ultimi anni, mentre sono proliferati i bar. Bisogna sostenere le attività di vicinato, che hanno funzione sociale importantissima”, e ha concluso affermando, in contrasto, a suo avviso, con l’Amministrazione comunale uscente, “che il centro è soprattutto dei commercianti e bisogna portare eventi e parcheggi per farlo rivivere”.
Anche secondo Zottis, serve una mappatura insieme alle categorie per poi stilare degli obiettivi strategici. “Fatto ciò, è necessario andare alla ricerca di fondi e agire sulle normative, ad esempio attraverso cambi d’uso e co-progettazione. Bisogna poi lavorare sui punti fondamentali della città: centro, periferie e area industriale da riqualificare”.
Considerando che l’evento era organizzato dalle associazioni di categoria, sorprende che i candidati abbiano affrontato solo marginalmente tematiche quali quelle sulle politiche a favore dell’occupazione, piuttosto che l’imprenditoria femminile. E non sorprende, ma fa riflettere, che non siano state spese molte parole sui giovani e sulla terza età, sulle iniziative culturali e sulle tematiche sociali.

IL PROFILO DEI TRE CANDIDATI

Ecco chi sono i tre candidati alla guida del Comune di San Donà di Piave, al termine dei dieci anni di Amministrazione guidata da Andrea Cereser.

Carlo Fantinello, a sinistra nella foto, 58 anni, è il candidato sindaco per la lista “Fantinello sindaco- San Donà al centro”, con Italia Viva e Azione. Laureato in Giurisprudenza e Scienze politiche, è titolare di uno studio di consulenza alle imprese dal 1990 ed ha ricoperto la carica di presidente di diversi consorzi ed enti pubblici locali. Sindaco della vicina Fossalta di Piave per tre mandati tra il 1993 e il 2004, vive a San Donà di Piave da 18 anni.

Alberto Teso, 54 anni, a destra nella foto, è invece il candidato della coalizione di centrodestra, che riunisce ben 5 liste: Fratelli d’Italia- Giorgia Meloni per Teso; Lega Nord; SìAmo San Donà - Coraggio Italia- Forza Italia; Lista civica Forcolin Gianluca; Insieme Possiamo!- Civica per San Donà. Laureato in Giurisprudenza a Trieste, è titolare di uno studio legale dal 1993 ed esercita la professione di avvocato. E’ stato rappresentante della locale Confcommercio per dieci anni.

Francesca Zottis, 43 anni, è la candidata sindaca della coalizione di centrosinistra che riunisce anch’essa 5 liste: Partito Democratico- Zottis sindaca; Città delle persone Francesca Zottis Sindaca; Fare civico per San Donà di Piave; Città Insieme per Zottis sindaca; Alleanza Verdi e Sinistra Francesca Zottis sindaca. Da sempre impegnata nell’associazionismo, è stata assessore ai Lavori pubblici nella prima Giunta Cereser, tra il 2013 e il 2015, e poi eletta consigliera regionale, ruolo che riveste tutt’ora e dal 2020 anche con il ruolo di vicepresidente del Consiglio regionale. Come Teso, Zottis ha conseguito la maturità classica presso il Liceo classico “Eugenio Montale” di San Donà di Piave ed è laureata in Scienze dell’educazione.

Grande assente dalla competizione è il Movimento 5 Stelle: Angelo Parrotta, candidato dei 5 Stelle alla tornata elettorale del 2018, risulta candidato nella lista civica “Forcolin Gianluca” della coalizione che sostiene il candidato Alberto Teso. Francesco Maino, candidato sindaco 5 anni fa con Liberi e Uguali, oggi è invece in lizza nella lista del Partito Democratico.

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