Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
La Regione investe 115 milioni per i tre ospedali del Veneto orientale
La Regione Veneto punta forte sulla ristrutturazione e l’ammodernamento dei tre ospedali dell’Ulss 4 Veneto Orientale (San Donà di Piave, Portogruaro e Jesolo): consistono, infatti, in circa 67,5 milioni gli investimenti che la Regione ha recentemente definito per i tre nosocomi, che si aggiungono ai 48 milioni già previsti nel 2022, per un totale di oltre 115 milioni di euro di finanziamento.
Sembra proprio sia definitivamente abbandonata l’idea dell’ospedale unico per la Venezia orientale: la manovra finanziaria prevede, infatti, importanti cambiamenti, molto impattanti sulle attuali strutture dei tre presidi ospedalieri: in generale, verranno ampliati gli spazi e sarà rimodulata la logistica interna; saranno adeguati alle più recenti normative di sicurezza antisismica e antincendio. Qualche esempio: l’ospedale di Portogruaro avrà un nuovo ingresso, scompariranno alcuni vecchi edifici, che saranno abbattuti e verrà realizzata una nuova palazzina che ospiterà servizi e degenze. All’ospedale di Jesolo raddoppieranno gli ambulatori, ci sarà una nuova radiologia e verrà rivisto l’ingresso principale.
Per quanto riguarda l’ospedale “Città del Piave”, l’investimento è stato definito in circa 30 milioni di euro, che si aggiungono ai 24 milioni del 2022.
Gli interventi si svolgeranno in tre fasi: nella prima fase è prevista la realizzazione di un nuovo edificio nell’area a ridosso dell’elisuperficie, che ospiterà su vari livelli le degenze ospedaliere. La seconda fase prevede la ristrutturazione e l’ampliamento della piastra emergenze, ossia il Pronto soccorso. La terza fase prevede l’abbattimento delle ali laterali e la completa ristrutturazione del blocco centrale, parte storica dell’ospedale.
“Investimenti per la sanità di questo territorio che non hanno precedenti, considerando inoltre che a questi fondi vanno ad aggiungersi ulteriori 21 milioni per le strutture territoriali - osserva il direttore generale, Mauro Filippi -. Il confronto costante con la Regione ha permesso di condividere queste progettualità che confermano la volontà di investire e valorizzare il Veneto orientale. Investimenti su strutture e percorsi permettono di realizzare ambienti di lavoro che meglio rispondono al benessere di pazienti e operatori, creano anche le condizioni per lavorare in massima sicurezza con tecnologie avanzate che sostengono i professionisti nel garantire le attività di cura ai nostri assistiti”.