Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Duomo di San Donà, la proposta del parroco: adotta una vetrata
“Adotta una vetrata”: è questa la proposta che il parroco del Duomo di San Donà di Piave, don Massimo Gallina ha rivolto ai fedeli, ma anche a tutti i cittadini sandonatesi, dalle pagine del giornalino periodico “Comunità parrocchiale”, distribuito durante le feste natalizie e rilanciando l’idea al termine delle messe, a inizio gennaio.
L’occasione, o meglio la necessità, si è presentata a causa dello “spanciamento” verso l’interno di una delle vetrate della chiesa, per la forza del vento, durante un temporale estivo.
“Dopo aver messo in sicurezza la vetrata ed esserci rivolti all’Ufficio diocesano per i beni culturali, consultato il Consiglio per gli affari economici (Cpae) e avvisato il Consiglio pastorale parrocchiale dell’urgenza dell’intervento, si è deciso di procedere con il restauro della vetrata, interpellando una ditta specializzata e certificata alla Soprintendenza di Venezia - scrive don Massimo nel giornalino parrocchiale -. Il danno causato alla vetrata è diventato, però, l’occasione per chiedere una verifica anche di tutte le altre: nel Duomo sandonatese sono, infatti, presenti 12 vetrate di particolare valore artistico”.
Come segnalato anche nella pubblicazione “Le vetrate del Duomo di San Donà di Piave. Profilo storico artistico”, realizzata nel 2008 da Duilio e Marco Franzoi, una di esse (“Madonna con il Bambino Gesù”), porta la firma della pregiata ditta Corvaja e Bazzi di Milano e la maggior parte risale agli anni 1939-1940.
“Il risultato della verifica ha evidenziato che tutte le vetrate, anche se con urgenze e modalità diverse, richiedono un intervento di restauro a breve - scrive ancora don Massimo -. Il Cpae ha, pertanto, pensato di suddividere l’intervento a stralci in tre anni, con l’obiettivo di salvaguardare questo bene artistico della chiesa parrocchiale, custodendone la bellezza e l’integrità”.
Nel 2024, dunque, si procederà al restauro delle prime quattro vetrate, che hanno come soggetto Cristo Risorto, san Francesco d’Assisi e santa Caterina da Siena, san Giovanni Bosco e il beato Piergiorgio Frassati. Via via, nel 2025 e nel 2026, verranno, poi, restaurate anche le altre.
La spesa prevista per il restauro è di 5.000 euro per ciascuna vetrata, quindi di 60.000 euro in tre anni.
Da qui la proposta del parroco a tutti i parrocchiani, e non solo, che amano il Duomo della città: “adottare” una delle 12 vetrate, sostenendo l’intera spesa, oppure parte di essa con una erogazione liberale. Coloro che desiderano contribuire possono chiedere l’agevolazione fiscale per le offerte a sostegno delle opere d’arte. Per informazioni sulle modalità di pagamento a mezzo conto corrente è possibile rivolgersi all’ufficio parrocchiale, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 o al parroco.