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Ulss Veneto orientale, rivoluzione per gli ospedali.

A San Donà, l’ospedale “Città del Piave” verrà riqualificato con interventi che si svolgeranno in tre fasi. Al via anche i lavori per le Case di comunità
14/03/2024

A pochi giorni dalla sua riconferma per un altro biennio come direttore dell’Ulss 4, l’Azienda sanitaria del Veneto Orientale, il direttore generale Mauro Filippi ha fatto il punto con le attività di sviluppo che sono in programma nei prossimi anni e che coinvolgono tutte e tre le strutture ospedaliere del territorio.

“Ci attendono due anni di intenso lavoro che porterà a un importante rinnovamento delle infrastrutture della sanità pubblica e parallelamente l’attivazione del nuovo modello di assistenza nel territorio - ha infatti affermato Filippi -. Investiremo 131 milioni di euro, in parte per il rinnovamento dei tre ospedali, ma anche per la realizzazione delle Case di comunità grazie a fondi del Pnrr. Un investimento economico mai così ingente prima d’ora, in questo territorio, a sostegno della sanità pubblica”.

Dei 131 milioni di euro, 115 milioni saranno destinati a interventi nei tre ospedali.

L’ospedale di Portogruaro verrà ammodernato con una serie di articolati interventi che prevedono la generale ricomposizione volumetrica, mentre l’ospedale di Jesolo sarà oggetto del più grande recupero strutturale dalla sua nascita. Sarà, infatti, raddoppiata la superficie destinata all’attività poliambulatoriale, verrà ampliata Radiologia e sarà realizzata una nuova Unità riabilitativa territoriale; verranno anche ricreate le storiche terrazze elioterapiche; il braccio est dell’ospedale verrà ricostruito in continuazione con la radiologia mediante nuovi materiali, riproponendo così i due rami laterali estesi verso il mare; tra i due rami dell’ospedale nascerà un parco terapeutico con percorsi nel verde.

A San Donà di Piave, l’ospedale “Città del Piave” verrà riqualificato con interventi che si svolgeranno in tre fasi: nella prima, è prevista la realizzazione di un nuovo edificio nell’area a ridosso dell’elisuperficie che ospiterà su vari livelli le degenze ospedaliere. La seconda fase prevederà la ristrutturazione e l’ampliamento della piastra emergenze, ossia il Pronto soccorso. Infine, la terza fase prevede l’abbattimento delle ali laterali e la completa ristrutturazione dello storico blocco centrale.

Oltre 16 milioni di euro saranno destinati alla realizzazione delle Case di comunità, il nuovo modello di presa in carico sanitaria e sociosanitaria di prossimità, di facile individuazione e accesso, dove la popolazione troverà risposta ai bisogni di assistenza primaria nelle 24 ore e 7 giorni su 7.

All’interno opereranno équipe multidisciplinari per una presa in carico globale del paziente. Le Case di comunità sorgeranno a Caorle, Cavallino Treporti, a Jesolo, a Portogruaro, a San Michele al Tagliamento e, a San Donà di Piave nel poliambulatorio di via Verdi, dove è già iniziato il trasloco delle attività finora presenti e sono già partiti i lavori.

“Sarà un cambiamento radicale nell’organizzazione dell’assistenza territoriale a sostegno della quale sarà necessario un nuovo approccio culturale, sia da parte del cittadino e sia dei professionisti che vi lavoreranno all’interno. Ci sarà davvero da lavorare - conclude Filippi -, ma so di poter contare su una grande squadra all’Ulss 4, dal personale tecnico, amministrativo, medico e sanitario”.

Renzo Rossetto

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