Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
A San Donà una nuova residenza per anziani
Aumentano i servizi socio-sanitari per la popolazione del territorio sandonatese e più in generale del Basso Piave. Nelle scorse settimane, è stata inaugurata ufficialmente la residenza anziani “Giardini del Piave”, gestita dalla società pubblico-privata Isvo srl, che dallo scorso 6 novembre ha iniziato ad accogliere i primi ospiti. Al momento sono già 50 gli anziani presenti, tra regime privato e convenzionato, su una disponibilità di 120 posti.
“Le attività proposte vanno da quella occupazionale, per dare un senso di utilità nel quotidiano alle persone ospiti, come l’aiuto in piccoli lavori di supporto alla struttura, fino ad attività più complesse, come stimolazione cognitiva ed emotiva, laboratori creativi o di cucina, anche grazie all’aiuto del gruppo di volontari , ha spiegato Alessandra Cantarella, responsabile della residenza per anziani.
Nel suo intervento di saluto, il sindaco, Alberto Teso, presente all’inaugurazione, ha voluto sottolineare la presenza e la vicinanza agli ospiti e agli operatori dell’amministrazione comunale; mentre il direttore generale dell’Ulss 4 Veneto Orientale, Mauro Filippi, ha affermato che “c’è un confronto continuo con i direttori, i coordinatori, con le strutture e una viva partecipazione da una parte dei comuni, che sono sempre molto attenti a questi servizi e del volontariato che partecipa, integra e completa l’offerta che possiamo dare agli anziani che sono il nostro passato, il presente, ma anche il nostro futuro”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente di Isvo srl Michele Basso, che ha affermato che “il nostro obiettivo è ampliare la rete di servizi per gli anziani, per dare alla città e al comprensorio una presenza e un sostegno importante al sociale legato agli anziani”.
“C’è una fascia oraria in cui è possibile effettuare le visite, ma effettivamente è una fascia lunghissima, che esclude, di fatto, solo il momento del pasto - ha chiarito Cantarella -. In tutti gli altri momenti i familiari possono accedere veramente nel momento che preferiscono e possono decidere se vivere la visita negli spazi della struttura, piuttosto che portare fuori il proprio caro”.
Al piano terra dell’ospedale “Città del Piave”, invece, l’area che in passato ospitava gli ambulatori di oculistica e le vaccinazioni pediatriche è stata trasformata in un’area poliambulatoriale, fornita di un’ampia e confortevole sala d’attesa, raggiungibile dall’ingresso principale dell’ospedale (via Nazario Sauro), che nei giorni scorsi è diventata operativa.
Questa parte dell’ala est dell’ospedale è stata recentemente interessata da una generale ristrutturazione, che ha previsto la posa di una nuova pavimentazione, tinteggiatura, l’acquisto di nuovi arredamenti per l’attivazione di vari nuovi ambulatori, con segreteria, servizi igienici per l’utenza e locali di servizio per il personale.
Nel dettaglio, la nuova zona poliambulatoriale è stata divisa in due parti: negli ex ambulatori di oculistica ora sono attivi gli ambulatori di medicina e cardiologia dello sport, cardiologia clinica, endocrinologia, allergologia, reumatologia, gastroenterologia; la parte che in passato ospitava le vaccinazioni pediatriche è stata dedicata alle attività ambulatoriali di Otorinolaringoiatria (Orl), quindi con la presenza di uno studio medico, due ambulatori specialistici, ambulatori del logopedista e dell’audiometrista, con una nuova cabina silente, uno studio/ambulatorio medico per il direttore dell’unità di Orl.
“La realizzazione di questa nuova area - sottolinea il direttore generale Mauro Filippi - ha permesso di avviare i lavori di realizzazione della casa di comunità in via Verdi; e, contemporaneamente, sono stati posti in quest’area facilmente accessibile anche gli ambulatori Orl attivi in precedenza al terzo piano dell’ospedale”.