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A Cappella di Scorzè inaugurato il mosaico di San Giovanni Bosco nel capitello a lui dedicato

Il capitello, voluto innanzitutto da Ilario Barin con la collaborazione del parroco e degli ex allievi salesiani di Castello di Godego, contiene un'immagine a mosaico raffigurante san Giovanni Bosco. 

15/02/2023

Domenica 5 febbraio la comunità di Cappella di Scorzè ha vissuto un momento di festa e di preghiera in occasione della benedizione del mosaico raffigurante san Giovanni Bosco collocato nel capitello dedicato al santo e a s. Maria Ausiliatrice, situato in via dei Tigli. L’iniziativa è stata promossa da Ilario Barin, in collaborazione con il parroco e gli ex allievi salesiani di Castello di Godego coordinati da Francesco Broggiato, che si sono ritrovati per il loro 56° raduno. La giornata è iniziata con la messa, concelebrata dal parroco, don Claudio Trabacchin, e da don Massimo Schibotto, salesiano della comunità di Castello di Godego. Durante l’omelia, il parroco ha sottolineato come don Bosco sia stato davvero, come diceva il Vangelo della domenica, sale e luce per i ragazzi che ha incontrato e per tante generazioni di giovani fino ai giorni nostri. Il suo esempio educativo ha lasciato segni importanti nelle scuole, negli oratori e nei collegi fondati nel suo nome, anche nel nostro territorio, per la bontà e la validità della sua proposta. Durante la messa è stata anche portata una reliquia del santo, che resterà custodita nella chiesa di Cappella per un anno e che diventerà occasione di preghiera e di affidamento di tutte le realtà giovanili. La comunità si è poi spostata in processione nel luogo del capitello. Qui la sindaca, Nais Marcon, ha ricordato quanto siano importanti oggi le realtà scolastiche e formative salesiane. Durante la benedizione è stato poi scoperto il mosaico raffigurante il volto di san Giovanni Bosco. Si tratta di un’opera d’arte realizzata dalla mosaicista veneziana Silvia Brentegani, che ha il proprio Laboratorio di mosaico ai Giardini di Castello, vicino alla Biennale. “Ogni tessera è tagliata a mano - racconta -. Lo sfondo è realizzato con tecnica puntinata contemporanea. Il ritratto è un misto tra lavorazione tradizionale (tonaca) e lavorazione contemporanea più libera (capelli e viso). Don Pierpaolo Rossini, salesiano, ha fatto il mio nome ai signori Franca e Ilario Barin che, dopo avermi contattata, si sono fidati. Li ringrazio di cuore”. Con l’occasione è stata anche inaugurata la figura stilizzata di San Giovanni Bosco realizzata da Flavio Fiamengo, muratore e costruttore del capitello, con i materiali edili rimasti dall’opera. 

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