venerdì, 22 novembre 2024
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Treviso: presentato il piano guida di Mom per la stazione all'ex Cuor

Il nuovo polo per il trasporto extraurbano avrà il cavalcavia come portale di accesso, pensiline coperte di verde e spazi protetti dedicati a pedoni e biciclette. Il lavori potrebbero iniziare nel 2023 e terminare nel 2025

Presentato dal Comune e dall’azienda Mobilità di Marca, alla presenza del presidente della Provincia Stefano Marcon, il piano guida per la nuova stazione delle corriere. Sorgerà accanto a quella dei treni, nell’area dell’ex albergo Cuor, per favorire l’interscambio tra gomma e rotaia. Portale di accesso agli stalli degli autobus sarà il cavalcavia che passa sopra la ferrovia, che riceverà una nuova veste, divenendo simbolo dell’accesso alla città. Il rivestimento terrà conto e sanerà la situazione, non critica, della presenza di amianto nella struttura. Il polo costerà circa cinque milioni di euro, senza contare il denaro speso da Mom per acquisire le quote non proprie dell’ex Cuor. Cifra che si aggira attorno ai due milioni. Proprio a proposito della proprietà, il nodo più grande dell’opera: tre dei sei proprietari, ha spiegato il presidente di Mom, Giacomo Colladon, hanno venduto, ne mancano altri tre da convincere, in caso contrario partiranno gli espropri del Comune, con un ulteriore allungamento dei tempi di realizzazione, che già prevedono un altro anno per le pratiche amministrative, l’avvio dei lavori nel 2023 e l’opera finita nel 2025.

Soddisfatto per l’investimento dell’azienda di trasporto pubblico locale il presidente Marcon, che spiega: “Questa è la politica che ho sempre voluto promuovere, smettere di spendere per gli affitti e utilizzare i soldi per investimenti”. Progetti simili di autostazioni accanto alla ferrovia sono già stati realizzati a Montebelluna e a Castelfranco.
L’area ha una superficie edificata di 3.685 metri quadri. Il cemento, tuttavia, è stato sensibilmente ridotto rispetto alla costruzione attuale. Le arcate del cavalcavia diverranno quattro portali per l’accesso dei mezzi, mentre una quinta campata ospiterà la stazione di bike sharing e un deposito di biciclette, al fine di favorire l’interscambio anche con le due ruote. Lo spazio prevede camminamenti appositi per i pedoni e un tratto di ciclabile per ricucire il percorso stazione-ospedale. 15 gli stalli per la sosta a rotazione degli autobus extraurbani. Le pensiline saranno ricoperte di vegetazione per attutire l’impatto inquinante del traffico e rendere più piacevole la vista dall’alto, passando sopra il cavalcavia. Le corriere usciranno dall’hub attraverso via Pinelli e, grazie a un semaforo, si immetteranno sulla circonvallazione esterna alla base del cavalcavia. Il passaggio dei mezzi sarà schermato grazie a un filtro verde posizionato tra la nuova autostazione e la zona residenziale, che verrà servita da una strada a senso unico per la circolazione di quartiere con parcheggi dedicati. Al polo delle corriere si uniscono i lavori, promossi da Ferrovie dello Stato, per il rifacimento dello scalo ferroviario, che dovrebbero partire a giugno. Il sindaco Mario Conte e il vicesindaco Andrea De Checchi promettono, inoltre, un ripensamento dell’intero quadrante, da San Zeno a Porta Altinia, a piazza Giustiniani e al sottopasso nell’intersezione fra via Cacciatori e viale Orleans.

Rimane il nodo dell’ex Siamic. Se da una parte il progetto elimina il buco nero all’ex Cuor, allo stesso tempo lo spostamento dell’autostazione ne crea un altro in lungo Sile Mattei. L’area, che rimarrà vuota, è di un privato, che potrà disporne come gli pare, ma l’Amministrazione auspica di ottenere un accordo per la realizzazione di un parcheggio in un luogo strategico per l’accesso in città.

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