venerdì, 22 novembre 2024
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Treviso: con l'arrivo dei "tesoretti" si punta sulle periferie

25 milioni dalla Save, 14 dal Governo. Ecco tutti i cantieri che stanno per aprire in città, a pochi mesi dalla conclusione del mandato della Giunta Manildo.

Fine mandato caratterizzato dall’apertura di nuovi cantieri per la Giunta Manildo, che si ritrova tra le mani un tesoretto non indifferente frutto della vendita delle azioni Save, l’Spa che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso; dell’arrivo dei fondi ministeriali del bando “Quartieri al centro” per la riqualificazione delle periferie e dall’operazione sulla prefettura.
Si tratta di oltre 25 milioni di ricavato dalle azioni, che verranno utilizzati per estinguere i mutui, con l’obiettivo di farsi restituire dallo Stato le penali, e per diversi lavori nei quartieri. 14 milioni e mezzo sono invece in arrivo dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e serviranno per le opere pubbliche a Santa Maria del Rovere e nella periferia nord-est di Treviso, mentre altri 11 milioni arriveranno dalla vendita del palazzo della Prefettura e dai fondi accantonati per i lavori sull’edificio ora tornati disponibili.
Dei venticinque milioni frutto dell’uscita del Comune dalla gestione di Save, 4 milioni e 155 mila euro hanno già una destinazione e serviranno all’Amministrazione per intervenire sulle periferie. La Giunta ha infatti deliberato l’approvazione degli studi e dei progetti di fattibilità tecnica ed economica del primo stralcio di interventi: collegamenti ciclabili, illuminazione, scuola e asili, ma anche strutture sportive, strade e alloggi popolari.
“Vendere le quote Save è stata davvero la mossa giusta per dare ossigeno ai quartieri – ha commentato il sindaco di Treviso Giovanni Manildo –. Partiamo subito da scuole, illuminazione e collegamenti ciclopedonali tra i quartieri e il centro città. Finalmente le casse comunali ci permettono di lavorare per una Treviso bella, viva, illuminata e sicura anche nei nostri quartieri”.
Due nuove piste ciclabili  verranno realizzate a Monigo e a Sant’Antonino. Sarà messa in sicurezza via Castagnole, fino al cimitero comunale, come richiesto durante il ciclo di incontri con la cittadinanza avviati lo scorso febbraio in fase di delineazione del Piano degli interventi del Comune; l’altra infrastruttura per i veicoli a due ruote sarà portata a compimento tra la chiesa di sant’Antonino e la tangenziale. In totale gli interventi costeranno 2 milioni e 200 mila euro.
376 mila euro saranno invece destinati alla manutenzione delle sedi stradali e altri 76 mila all’eliminazione delle barriere architettoniche sulle infrastrutture pubbliche. 500 mila euro verranno stanziati per gli interventi su scuole e asili nido. Nel dettaglio nella scuola “Arturo Martini” di San Pelajo verranno sistemati i servizi igienici, mentre alle scuole dell’infanzia “Giovanni Barbisan” di Santa Bona e in quella di San Liberale verranno eseguiti interventi di adeguamento della prevenzione incendi e di sistemazione della centrale termica. Operazioni di efficientamento energetico verranno realizzati nella scuola primaria Collodi, sempre a San Liberale, e alla scuola media Andrea Mantegna a Sant’Angelo. L’asilo nido di Fiera, in via Leonardo da Vinci, sarà invece adeguato alle norme anti sismiche.
Lavori per un totale di 200 mila euro sugli edifici popolari di proprietà del comune in cui saranno migliorati alcuni impianti termici e aperti cantieri di manutenzione straordinaria.
La Giunta ha inoltre finanziato il primo stralcio della ristrutturazione della palestra Coni di viale Vittorio Veneto, che prevede la messa a norma impiantistica e antincendio, l’adeguamento di spogliatoi e servizi igienici e la messa in sicurezza dell’area destinata al pubblico. Per adeguare le gradinate alle norme di sicurezza la capienza verrà ridotta, ma saranno ricavati percorsi distributivi e vie di esodo. Inoltre saranno eliminate quelle barriere architettoniche che oggi ostacolano la completa fruibilità dell’impianto.
Circa 300mila euro verranno destinati per opere di miglioramento della rete idraulica. Una parte di questi fondi andrà con ogni probabilità a finanziare la messa in sicurezza e la rivitalizzazione del canale delle Convertite, aderendo al progetto regionale “Veneto Adapt”, che ha lo scopo di migliorare le risposte ai cambiamenti climatici con un focus ai rischi idrogeologici. Più di trecentomila euro saranno infine destinati alla manutenzione straordinaria della pubblica illuminazione nei quartieri.
Per quanto riguarda i fondi ministeriali, ai primi di dicembre è stato approvato lo schema di convenzione tra il Comune e la Presidenza del Consiglio, la firma che renderà i soldi fruibili è attesa entro Natale. Da quel momento prenderà il via la progettazione definitiva ed esecutiva, mentre i cantieri dovrebbero prendere il via dopo l’estate 2018.

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