Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Treviso città amica dei bambini
In diversi bar, ristoranti, pizzerie e negozi del centro storico e del fuori mura arrivano i "Baby pit stop" punti in cui è possibile allattare al seno in tranquillità il proprio bebé, cambiare il pannolino e riscaldare la pappa
Nuova iniziativa per le famiglie trevigiane (e non solo). Grazie alla collaborazione fra Comune di Treviso, Unicef e Ascom, ecco i “Baby pit stop”, mappatura di tutte le postazioni cittadine – messe a disposizione da enti pubblici e attività commerciali e hanno aderito (o intendono farlo) - in cui le neo mamme possono allattare il proprio bambino o, più in generale, i genitori possono cambiare il pannolino.
I Baby pit stop, che saranno presenti su supporti cartacei e su TrevisoApp – il software per smartphone (disponibile gratuitamente negli store iOS e Android) che gestisce i servizi e la sosta in città - permettono ai neo genitori di individuare, dentro e fuori Mura, spazi pensati per svolgere questi compiti in serenità: l’allattamento al seno, che non ha orari fissi, può essere dunque svolto con naturalezza in qualsiasi ambiente, in uno spazio tranquillo e appartato che ne agevolerà lo svolgimento.
I locali pubblici attrezzati per lo scopo di solito contengono un fasciatoio per il cambio del bambino e una sedia comoda e appartata per l’allattamento.
Fra i partner e principali promotori dell’iniziativa c’è Unicef, che vuole incoraggiare la pratica dell’allattamento favorendo la nascita di spazi dedicati alle mamme e ai loro bambini per accudire e nutrire al seno questi ultimi anche fuori casa.
“In una comunità è fondamentale fare rete - spiega il vicesindaco Andrea De Checchi -. Questa iniziativa, che vede le Attività produttive e Ascom sensibili a un tema sociale come quello del sostegno delle famiglie, testimonia come le sinergie possano dare vita a progetti lodevoli come i Baby pit stop. Siamo certi che la mappa si colorerà presto di nuovi punti per l’allattamento e per il cambio dei pannolini e che, agli stessi Baby pit stop, seguiranno altre iniziative in grado di offrire al cittadino e al visitatore non solo un luogo per gli acquisti ma anche un punto di riferimento per altre tipologie di servizi”.
“Il primo seme di questo progetto era stato piantato da Unicef, Ulss 2 e dalle Red Panthers, nel 2018. Noi abbiamo colto quel seme e lo abbiamo aiutato a crescere, grazie all’impegno del Tavolo per la Famiglia e alla collaborazione di Ascom”, ha affermato l’assessore alle Politiche sociali Gloria Tessarolo. “È stato così possibile sensibilizzare i vari commercianti, che hanno accolto con grande entusiasmo l’iniziativa, all’allestimento di circa 30 Baby pit stop in città che stiamo trasportando in una mappa cartacea e digitale che potrà essere implementata con le nuove adesioni”.
Quindici per ora i luoghi del centro provvisti di fasciatoio e punto allattamento, oppure di servizio scalda pappa e giochi per bambini. Tra questi diversi locali come la pizzera Da Pino, Antico Caffè e Natura Sì, che offrono la possibilità di riscaldare il pasto per il bimbo e il fasciatoio, solo fasciatoio all’interno della stazione ferroviaria, mentre è possibile allattare in un posto comodo e caldo al bar Giornale e Caffè, da Just Cafè, all’Odeon la Colonna, al Centro della Famiglia in via san Nicolò, nel centro dell’associazione Diventare Grandi, alla biblioteca dei ragazzi, all’Inps, all’interno dei musei di Santa Caterina e Bailo, nei negozi Happy Kids e BioEbimbo.
Fuori mura presenti altri 14 “pit stop”: si potrà usufruire dello spazio allattamento e fasciatoio all’Orange bar, al ristorante Perbacco, all’agriturismo il Cascinale, al Melograno, al Centro aiuto alla vita, all’interno dello Spazio Famiglie e Makallé in via Alzaia, al parco degli Alberi Parlanti, nella sede dell’associazione Sogno numero2 e della cooperativa Solidarietà. Fasciatoio e altri servizi nelle pizzerie Da Pino e Santa Lucia, al parco Primo sport in Ghirada e all’aeroporto.