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Treviso, area stazione: cambia tutto!

L’Amministrazione comunale e gruppo Rete ferroviaria italiana hanno firmato un protocollo d’intesa e presentato il progetto per la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria di Treviso. Si andrà nella direzione della realizzazione di un efficiente nodo di mobilità integrata fra auto, trasporto pubblico, bici e rotaia.

Oggi, 6 ottobre, l’Amministrazione comunale e gruppo Rete ferroviaria italiana hanno firmato un protocollo d’intesa e presentato il progetto per la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria di Treviso.

Un disegno che negli anni trasformerebbe integralmente il quadrante Sud della città. Più verde, ampi spazi per pedoni e biciclette, una nuova viabilità per auto, taxi e trasporti pubblici, oltre al rifacimento delle aree interne della stazione e dei sottopassi. Per una compiuta modifica della viabilità bisognerà comunque attendere diversi anni: i risultati si vedranno una volta terminato il ripensamento dell’intero quadrante.

Per la realizzazione si parla del 2022, mentre nel futuro si aggiungeranno al progetto la nuova stazione delle corriere all’ex Cuor e i sottopassi di via Cacciatori e via Benzi nelle intersezioni con viale Orleans, ai quali l’Amministrazione vorrebbe mettere mano entro la fine del mandato, nel 2023.

La riqualificazione della stazione ferroviaria andrà dunque nella direzione della realizzazione di un efficiente nodo di mobilità integrata fra auto, trasporto pubblico, bici e rotaia. L’obiettivo è anche quello di un collegamento diretto con l’aeroporto, che fino a quando lo scalo è stato aperto, è avvenuto tramite bus, mentre in un futuro, ancora molto lontano, si immagina poter avvenire su rotaia. Inoltre lo scalo ferroviario diverrà anche un polo di servizi cuciti su misura dei pendolari, con il nuovo deposito per le biciclette, negozi e bar, ma anche, si ipotizza, servizi di e-commerce e uffici di co-working.

“Siamo partiti da una questione di decoro urbano, per poi convergere sulla maggiore facilità di spostamento poiché il ripensamento della mobilità cittadina avrà ripercussioni sull’economia e sulla salute, e potrebbe portare alla modifica degli stili di vita dei cittadini. La stazione deve diventare elemento di vita della città, integrato con il resto” ha spiegato il vicesindaco e assessore alla Mobilità Andrea De Checchi.

In particolare il progetto prevede innanzitutto l’aumento del verde, come ha chiarito l’architetto Antonello Martino, responsabile del progetto per Rfi. Dopodiché sarà ammodernato il sottopasso, con due nuovi accessi e l’allargamento delle relative uscite, per l’attraversamento in sicurezza con nuovi ascensori. Tuttavia i sottopassi non saranno resi ciclabili, anche se è allo studio la possibilità di potervi scendere trasportando le bici con gli ascensori, consentendo dunque il passaggio in bicicletta dalla stazione verso San Zeno e verso i binari dei treni.

Sono previsti un nuovo spazio pedonale e uno ciclabile protetti, ricavato dall’estensione delle aree pedonali prospicenti la stazione. La pensilina degli autobus verrà spostata più in giù verso il sottopasso. Mentre verso il centro correrà una corsia preferenziale per i mezzi pubblici. Verrà migliorata l’accessibilità alla stazione ferroviaria per auto, pedoni e ciclisti; sarà aggiunta una nuova area taxi e di sosta per bici e auto di persone con mobilità ridotta. Naturalmente anche il fabbricato viaggiatori cambierà volto, come anche le banchine dei binari. Infine una nuova pavimentazione lastricherà l’area, compreso il tratto di circonvallazione davanti allo scalo, dove sarà introdotto il limite di velocità di 30 chilometri orari. Cambieranno anche l’illuminazione, la segnaletica l’arredo urbano e il verde pubblico.,

“Guarderemo a tutto il quadrante Sud, compreso San Zeno – ha dichiarato il sindaco Mario Conte –. Treviso avrà così finalmente un biglietto da visita d’eccezione e raggiungeremo il duplice obiettivo di rivoluzionare la mobilità cittadina nell’ambito delle linee di indirizzo del Pums (Piano urbano per la mobilità sostenibile) e di rendere la città più accessibile, accogliente e a misura di cittadino”. Il vicesindaco ha inoltre aggiunto che a breve partirà un lavoro sulla viabilità di San Zeno per dare rilevanza anche all’ingresso Sud. Infine nel futuro potrebbe essere pensato un ulteriore sottopasso nell’area dell’ex Telecom.

L’accordo, come ha spiegato l’architetto Sara Venturoni, direttrice Stazioni di Rete ferroviaria italiana, fa parte di una pianificazione nazionale per integrare la via ferrata, spina dorsale della Penisola, con il tessuto delle città e la mobilità urbana. In questo contesto il Ministero delle infrastrutture ha investito in Italia 3,5 miliardi di euro.

I lavori a Treviso costeranno 9,3 milioni di cui 7,1 a carico di Rfi e 2,2 più la parte fiscale a carico delle casse comunali.

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