lunedì, 14 ottobre 2024
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Stazione ferroviaria, rivoluzione in cinque anni

Tra il 2025 e il 2026 potremmo avere un ingresso alla città completamente nuovo nelle strutture, nella logistica e modificato parzialmente nella viabilità. Sul tavolo la stazione delle corriere all'Ex Cuor, lavori allo scalo ferroviario, i sottopassi su viale Orleans e anche un collegamento elettrico su rotaia con l'aeroporto

Da qualche tempo si parla di una riqualificazione dell’intera area della stazione ferroviaria. Al netto dei lavori avviati da privati, come quello sul bastione delle mura e quelli sull’hotel Carlton, abbiamo cercato di capire quando i trevigiani finalmente vedranno dei risultati concreti.

“Con realismo - ha commentato il vicesindaco e assessore alla Mobilità Andrea De Checchi -, escluso il sottopasso ciclopedonale in via Benzi e quello carraio in via Cacciatori, che sono opere a sé stanti, in 4-5 anni dovremmo avere un quadrante interamente rinnovato”.

In primo luogo c’è la questione del complesso “Ex Cuor” dove l’azienda di trasporto pubblico Mom trasferirà la stazione delle corriere. “Mom sta proseguendo le trattative per le acquisizioni delle ultime unità immobiliari del complesso - ha chiarito il vicesindaco -. Una volta ultimate le acquisizioni si darà il via alla progettazione e alle procedure di gara per i lavori. Credo che verosimilmente, se non ci saranno intoppi, vedremo un cantiere aperto entro due anni”.

Una volta che la stazione delle corriere si sarà trasferita si aprirà la partita per non lasciare vuoto l’attuale polo per la mobilità su gomma all’ex Siamic, in via Lungosile Mattei. L’Amministrazione auspica la destinazione a parcheggio a servizio del centro storico, tuttavia si tratta di uno spazio privato, sul quale in sostanza il Comune non può decidere.

In stato decisamente avanzato dei lavori invece è la progettazione per l’area della stazione ferroviaria: “Ferrovie dello Stato - ha proseguito De Checchi - è in attesa del nullaosta della Soprintendenza, vedremo l’aprirsi del cantiere già entro quest’anno”.

Il progetto è di quelli ambiziosi, e porterà con sé più verde pubblico, spazi ripensati per pedoni, biciclette e taxi, nuova illuminazione e arredi urbani, nonché il rifacimento degli edifici del complesso ferroviario e del sottopasso pedonale. Quest’ultimo avrà due nuovi accessi, mentre saranno allargate le uscite. Quella sul retro dovrà servire a “ricucire” l’infrastruttura e la città con il quartiere San Zeno. Nuovi saranno anche gli ascensori e le pensiline, oltre alle piste ciclabili esterne che saranno messe in sicurezza.

L’area di mobilità integrata fra gomma e rotaia lascerà anche ampio spazio alla ciclabilità, con un nuovo deposito per le biciclette da 350 posti. All’interno negozi, bar e probabilmente servizi di e-commerce e co-working.

Il progetto costerà oltre 9 milioni di euro, 7 dei quali stanziati dalle Ferrovie e altri 2,2 dal Comune.

La viabilità, questo assicura l’assessore alla Mobilità, al momento non verrà particolarmente intaccata dal progetto, se non per quanto riguarda il transito degli autobus nel piazzale antistante la stazione. Tuttavia ci sono ipotesi al vaglio per inserire alcune rotatorie, che potrebbero snellire il traffico all’incrocio fra viale Orleans e il Put all’altezza di viale Trento Trieste e in piazzale Duca D’Aosta.

La pavimentazione dell’area antistante la stazione sarà rifatta, introducendo il limite di velocità per le auto dei 30 chilometri orari.

Per quanto riguarda i due sottopassi sotto la ferrovia, per le due vie afferenti viale Orleans, questi sono strategici per snellire un punto in cui la viabilità si congestiona ogni volta che si chiude il passaggio a livello. Inoltre permetterebbero di eliminare il pericoloso incrocio con via Cacciatori dove la nuova strada sarà sia ciclopedonale che carrabile.

Questi due interventi tuttavia dovranno farsi attendere ancora un po’: “Ci vorranno un paio d’anni per chiudere la fase progettuale che è complessa e prevede anche degli espropri”, ha concluso De Checchi. Dalla Giunta arriva infine la conferma per un ulteriore progetto che era stato annunciato lo scorso ottobre: sono stati avviati i primi contatti per la progettazione della monorotaia che dovrebbe collegare la stazione ferroviaria all’aeroporto. Un treno elettrico potrebbe dunque viaggiare su un tracciato di quasi 4 chilometri, soprelevato da terra, unendo finalmente in maniera rapida e diretta lo scalo aeroportuale con quello ferroviario e la città.

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